..Troppo ghiotto, il gioco di parole..Il nome di una vecchia rivista diventa un divertente pretesto, per “pescare” nella memoria, perché è così che faccio spesso, nel blog: dagli oggetti risalgo ai momenti..oppure le sensazioni che suscitano gli oggetti, contribuiscono meglio a definire il ricordo…
…Mio papà insegnava matematica e, mattina a scuola e pomeriggio lezioni private, passava un bel tot di ore rinchiuso.. Quindi, nei momenti in cui non lavorava, amava passare il suo tempo libero decisamente "fuori": al mare a pescare, in montagna, lunghe passeggiate a raccogliere asparagi selvatici, girare con noi figli per “masserie” a mangiare pane e ricotta calda, olive e salsicce alla brace, qualche bicchiere di buon vino e altre delizie..
Amava tanto andare a pescare dagli scogli, usando il mulinello e il bolentino (semplice filo di nailon con appeso il galleggiante , ed a questo un braccetto con il piombo e l’amo innescato con il verme o il calamaro tagliato a liste sottili o il gambero …o altro, secondo il tipo di pesce che intendeva pescare)..Gli piaceva molto gustarsi questi momenti da solo, fumando una rilevante quantità di sigarette (Muratti, ricordo la marca, non so se esistano ancora – nella mia famiglia non fuma più nessuno…)..Diciamo che la quantità di pesce che portava a casa non era proporzionale al numero di sigarette che faceva fuori durante le lunghe attese, sperando che qualcosa abboccasse…
Molte volte, s’imbarcava con i suoi amici pescatori di mestiere, portandosi dietro qualcuno dei figli..Io ero quello che vomitava di meno e che andava più spesso ....Per me (il periodo dai 6 anni ai 10 anni) è stata una gran bella esperienza..ma ne riparlerò più avanti..
Le riviste sono le sue..Gelosamente custodite, hanno resistito quasi mezzo secolo..
due piccole tonnare in azione...
com'e profondo il mare - ultima versione -