Esordì a Woodstock con questo canto disperato, un po' di gioia, un po' di rabbia, e non poteva esserci modo migliore per aprire quel festival nel 1969. Un Guerriero Masai che imbracciava la sua chitarra percuotendola freneticamente con il suo plettro, trascinandosi dietro le anime dei ragazzi che erano accorsi lì alla ricerca di quelle parole. Attratti e ad affascinati da quella danza tribale, quella voce calda e potente, uscita dal ventre della terra, da quell'uomo, nobile e generoso, plasmato col fango, lo stesso fango dentro cui si sarebbero rotolati, testimoni ed artefici di quel momento, ubriachi di gioia e di speranza nel futuro..Storditi di hashish, di note e della felicità di condividere il piu' grande concerto dedicato alla pace, alla musica e all'amore, intenso e irripetibile...
Pensavo che, per lui, non sarebbe mai arrivato il momento di ritornare alla terra. Pero' penso anche che la terra sara' felice di accoglierlo..
Pensavo che, per lui, non sarebbe mai arrivato il momento di ritornare alla terra. Pero' penso anche che la terra sara' felice di accoglierlo..
RICHIE HAVENS A WOODSTOCK
24 commenti:
Se n'è andato anche lui, accidenti!
Un grande uomo..un grade musicista...voce intensa, graffiante, disperata..un grande al quale si sono ispirati in molti..mancherà..mi mancherà..ma vedi ? Forse il bello degli artisti è che in fondo, non muoiono mai, o per lo meno, la loro arte vivrà in eterno, ed è un po' come se vivessero in eterno anche loro..
Grazie per questo post...per questo video..
Un abbraccio :)
mi ri ascolto questa song, grazie :)
Eh, si purtroppo..Un altro mito della nostra gioventù..
La prima volta che vidi Woodstock restai ipnotizzato dal suo carisma e dalla parola più bella del mondo, ripetuta all'infinito.... freedom
...goin' back to my roots
To the place of my birth, back down to earth
E' bello quello che dici: ci sono persone che hanno acquisito l'immortalità perchè vivono in noi attraverso il ricordo e le immagini della loro musica, dei loro gesti, delle parole e del profondo ed illuminante significato delle loro canzoni..La loro è una semplice assenza da questo contesto ma continua ad essere una presenza tra le cose migliori della nostra vita.
Un abbraccio anche a te, cara amica e grazie.
Quella meravigiliosa canzone, ripeto, fu il giusto incipit del festival..E così come Freedom fu l'inizio di Woodstock, così Woodstock segnò l'inizio degli anni '70.
E fu bellissimo che iniziasse un artista afro-americano, in accordo con la ventata di antirazzismo di quegli anni..
Grazie a te di essere passata, Chaill!
Che bel ricordo!
...triste che questa notizia non troverà tanto spazio nella "comunicazione di massa"...
No, non troverà spazio nella comunicazione di massa, attenta ad argomenti ben confezionati ma assolutamente privi di valore e, per quello che mi riguarda , di interesse..
Grazie Evil, buona serata!
Cazzo, è un'epidemia...se ne stando andando tutti (tranne quelli che dovrebbero).
un altro... :(
Già, porca miseria..Quelli che dovrebbero invece, godono di ottima salute!
Eh si, Richie Havens si porta dietro un po' della nostra storia..
Noi, questo inno alla beat generation, lo sentiremo ogni giorno dentro di noi con nostalgia e dolore, mentre la nostra società se ne sta andando a rotoli.
..e pensare che ci eravamo illusi di cambiarla questa società, e renderla migliore..Pero' basta guardarsi attorno e viene voglia di chiudersi dentro e non aprire piu' a nessuno!
Uno squarcio di luce nella mia memoria confusa, quel grido! A lui un umanissimo pensiero.
Chissà se ancora ne abbiamo di quella libertà..
... rimane ciò che ha fatto.
Come gli altri miti che ci hanno lasciato.
Bel tributo Hyde, una grande "pennata" di libertà. Ciao
Un abbraccio forte e buon proseguimento di giornata!
Grande pensiero di libertà che dalla terra va al cielo per tornare a noi...
garnde messaggio, grande figura!
grazie amico caro!
Grazie a te cara Nella: abbiamo di bisogno di ricordarci che esistono questi artisti e le loro canzoni di libertà!
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