Ecco un post che avevo in mente da un po' di tempo: dovevo solo 'sistemare il materiale e scrivere due paroline'. Lo stile è quello di Adriano Maini, un mio amico blogger che prende spunto da immagini tratte da vecchie cartoline e o vecchie foto, per raccontare storie affascinanti di persone e di luoghi.
Nel mio caso le storie riguardano un po' quello che ricordo, successo qualche annetto fa.
Così ho raccolto un paio di vecchie cartoline, un po' mie, un po' inviatemi da Marco, con il quale pur essendo andato via da Torino, sono rimasto in contatto, ho preso qualche immagine dal web per i confronti con lo stato attuale delle vie e delle piazze ho scelto un po' di musica di sottofondo ed ecco il risultato. Ma non è stato così breve e facile come potrebbe sembrare..
Blood, Sweat & Tears - God Bless The Child
LA FACOLTA' DI ARCHITETTURA (il Castello del Valentino)
La prima immagine è una cartolina che risale agli anni '60. Piu' o meno quello che mi apparve la prima volta che vidi il 'Valentino': il paradiso delle matricole di ingegneria, la gnoccolandia degli sfigati, imbranati diciottenni ma anche successivi e fuori corso...Passare dalle aule di Corso Duca degli Abruzzi (sede di ingegneria) ai giardini del Valentino significava rinascere, dissotterrasi e vedere la "luce"...
Imparai a frequentare molto piu' spesso la biblioteca di Architettura, poi anche quella di Palazzo Nuovo, dietro via Po, facoltà umanistica, tutto tranne che il Poli, dove, proprio quando non ne potevo fare a meno, andavo a lezione.
The Doors - Love Street
CORSO PESCHIERA - Borgo S.Paolo
Corso Duca degli Abruzzi , dove si trovava la sede del Poli , incrocia Corso Peschiera, uno dei viali che delimitano il vecchio e storico Borgo S.Paolo, in parte sede delle fabbriche Lancia dal 1911, dismesso nel'90. Ho abitato anche da quelle parti, in corso Racconigi, ad esempio, nelle vecchie (stupende) case popolari destinate agli operai che lavoravano nella famosa fabbrica automobilistica. Di questo ne parlero' dettagliamente piu' avanti perchè merita un capitolo a parte.
Il confronto delle due foto invece parla da solo: basta conteggiare i mezzi di locomozione nella prima = 4, di cui due biciclette, un'auto e un mezzo pesante in lontananza. Nella seconda immagine, siamo ai tempi d'oggi. Gli alberelli sono cresciuti, ed anche il numero di automezzi.
H.Hancock e Tina Turner - Edit And The Kingpig
VIA FREJUS ang. C.SO TRAPANI
Sempre dalle parti di Borgo San Paolo, abbastanza vicino ad una delle mie innumerevoli abitazioni, questo nodo tra via Frejus all'incrocio con C.so Trapani. Incomparabile la prima immagine con la seconda, dal punto di vista dell'impatto emotivo...Non cè niente che possa competere con la poesia e la dolcezza di una gonna svolazzante, di un tram che corre lungo i binari, di una vecchia insegna di ferro dei tabacchi..
Nell'immagine sotto, un fabbricato è stato nel frattempo demolito per cedere posto ad un altro fabbricato senza personalità che si limita, attraverso una anonima superficie di vetro, a riflettere timidamente la realtà circostante.
PIAZZA CASTELLO CON I TRAM E I PULLMAN VERDI
Termino la rassegna con due splendide immagini: una cartolina anni '60 e una foto dei giorni nostri che mi ha inviato Marco di un tram restaurato appartenente alla tipologia 'snodabili'. I tram nel frattempo sono diventati gialli. Di piazza Castello si nota Palazzo Madama di cui una parte è stata costruita attorno al '700 e riguarda essenzialmente un enorme vano scala di collegamento mentre la parte posteriore è un castello che risale al 1300. Sullo sfondo si vede il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone.
24 commenti:
Di Torino ho ricordi lontanissimi e risalenti a quando ero bambina. Io vivevo a Milano, ma alcuni parenti di mio papà, vivevano a Torino, in una zona periferica, e allora, ogni tanto si andava a trovarli. Non ho bei ricordi..ricordo solo questa zona periferica..cupa..buia..casermoni..mi sembrava "peggio" di Milano..e invece, crescendo e leggendo, ho "scoperto" che Torino è una bella città...una città culturale, con tante cose belle da vedere. Magari, un giorno, andrò a farci un bel giretto.
Mi piace molto l'idea di questo post "confronto" tra ieri e oggi. Mi piacciono le tue descrizioni e la musica che hai abbinato ad ogni "paragrafo"...
Splendido lavoro caro mr. Hyde !
Un abbraccio e buona serata :)
p.s. la mia preferita è "God Bless The Child"
Le periferie delle città sono tutte tristi,cupe come dici. Perchè hanno meno storia o sono nate in anni in cui prima nascevano i' casermoni', poi le opere di urbanizzazione e i servizi (strade, piazze, verde, scuole , etc..).Lo strumento che regola i metri quadrati di servizi (verde, piazze, ospedali,scuole etc) è il piano regolatore comunale e grazie alle sue prescrizioni i nuovi insediamenti o le ristrutturazioni di interi quartieri oggi sono piu' vivibili e piu' gradevoli.A proposito di Torino, tutto il suo centro storico fu studiato a tavolino in varie tappe e realizzato secondo progetti ben precisi dai Savoia. In quello furono davvero bravi..
Ti ringrazio per l'apprezzamento,ricambio l'abbraccio e chiedo scusa se non sono sempre presente, per ora è così..
Una rimpatriata, dolcissima e simpatica, pur se limitata.
Sarebbe bello se riuscissi a fare la storia dei vari Borghi di Torino, raccogliendo in giro memorie di come erano e di come sono, come hai fatto per questi bellissimi posti.
Raccontare di Porta Pila, di San paolo, di Lucento, della zona Mirafiori, di Porta Nuova... del trenino per Pianezza con capolinea in corso Regina, interrotto proprio da Porta Palazzo (e dall'altra parte l'Alcione, con il ricordo della visione delle prime natiche femminili nell'immediato dopoguerra, concorrenti del Fortino, prossimo al ponte sulla Dora, con lo Sferisterio dall'altro lato di via Cigna), e dell'Alfieri (visti colà Macario e Rascel e Bramieri...), e delle fontane della città (da quella di piazza Solferino, a quella di piazzetta CLN, a quella del monumento ai caduti del Frejus in piazza Statuto...), ai torelli, che si diceva dessero l'acqua del Pian della Mussa, e poi il Monte Cappuccini, lo scomparso parco Michelotti con lo zoo lungo le rive del Po...
Un caro saluto, aspetto il seguito. Ciao.
Una città che ho vissuto per un periodo....(avevo una love story), ma che non conosco molto.
Il Post è affascinante e, come sempre succede, le immagini vecchie sono molto più belle ed affascinanti, restituendoci l'immagine di una città più a misura d'uomo...
Bella Torino visitata attraverso i tuoi ricordi... :-)
Caro magar Torino è un bella città, e fin quando vi ho vissuto almeno fino a qualche anno che andassi via era veramente a misura d'uomo. Chissà se ci siamo incrociati in qualche birreria o qualche concerto!
Grazie Berica, sono ricordi che mi piace condividere, anche perchè, ripeto, molti luoghi e storie si conoscono e si raccontano per 'sentito dire'.
Quanti luoghi che hanno fatto parte della mia esistenza in quella città. Mi dici del Parco Michelotti, ma non lo sapevo non potevo saperlo, perché sono andato via da Torino nel ’92. Come ho saputo anche che era sparita la cascina La Grangia di via Ricaldone (ne parlo in questo post:
http://cassetticonfusi.blogspot.com/2012/03/cera-una-volta-la-cascina-la-grangia.html
penso che sarebbe per te molto interessante.)
Sarebbe bello intervistare la gente, parlare dei luoghi che fanno parte di una memoria comune ma che non figurano in qualche documento ufficiale. Bello sarebbe parlare dei mercati quello di Porta Palazzo, quello lungo via Madama Cristina, quello di Corso Racconigi etc.. Dei personaggi che lo frequentava,per esempio Maurizio che di domenica, in mezzo ad uno dei quartini di p.zza della repubblica girava seminudo attorno ad un grosso masso che avrebbe dovuto sollevare, ma mai nessuno ha visto realizzare questa cosa, dopo ore di snervanti attese..Sul Balun (altro luogo storico) ho scritto qualcosa , ma poco,qui:
http://cassetticonfusi.blogspot.com/2011/11/lho-comprato-al-balon.html
Riguardo al parco Michelotti e l’ex zoo, se guardi l’Header di Cassetti Confusi, si tratta negativi riferiti ad una performance svoltasi proprio lì, nell’ambito della rassegna (fine anni ’80) ‘Hic Sunt Leones’: in quell’occasione diversi artisti torinesi diedero il loto prezioso contributo..
E il Du Park all' inizio di Corso Regio Parco?
Sarebbe bello scrivere tutte queste piccole storie.
Rosso dall'emozione per l'avermi tu citato, plaudo, intanto, alla tua iniziativa, perché le immagini sono veramente suggestive, anche in ragione del fatto che Torino é una città suggestiva, come avrò occasione di precisare successivamente in modo più motivato se prosegui, come penso, in questo filone. Aggiungo, intanto, che tanti amici e conoscenti hanno frequentato l'Università a Torino, ma, credo, un po' prima di te. E loro figli, invece, dopo di te.
La citazione è doverosa: apprezzo il tuo blog e mi piacciono le immagini e le storie raccontate dai luoghi in esse raffigurati. Ormai esso stesso è diventato un 'luogo'..
Si, sono pienamente d'accordo che Torino è una città suggestiva e ricca d'arte e di segreti, c'è molto da scoprire. La Fiat e gli Agnelli hanno un po' falsato la sua immagine..
Mi piacerebbe continuare questo filone e spero di trovare il tempo per farlo: se abitassi nelle città che descrivo sarebbe tutto piu' facile. A parte questo ti ringrazio dell'apprezzamento e a presto!
Davvero ?? Non avevo idea che il centro storico fosse stato realizzato così..un motivo in più per visitarlo. Comunque, i centri storici sono quelli che raccontano la vera storia dei luoghi..
Quanto al tuo non essere sempre presente..si fa quel che si può per conciliare tutto..giusto ?
Buona giornata
Pensa che ci sono ben 18 km di portici che collegano la grande piazza Vittorio Emanuele fino ad arrivare a Porta Nuova..
Nelle giornate di pioggia puoi farti una lunga passeggiata e guardare i negozi senza bagnarti, ovviamente se non hai altro da fare..
Buona giornata anche a te!
Sei riuscito a farmi piacere una città che non ho mai trovato né bella né simpatica (pur avendo avuto una mamma piemontese)...
In pieno stile Adripedia, diamo il benvenuto a mr.Hydepedia... :)
Un abbraccio.
A Torino sono stato l'ultima volta alla fine degli anni novanta e mi fece una strana impressione. Della città, ricordavo il sistema dei portici, (anche se di questi, ero in età adolescenziale mi aveva colpito "la vita" notturna, L'eleganza severa e una sorta di laboriosità composta. L'impressione ultima fu invece di città provinciale, assopita e trascurata rispetto a quanto ricordavo. Un grigiore diffuso illuminato solo dalla bottega di Erasmo e condito da una pulizia sterile e da gente che si smaterializzava per incanto alle sei di sera. Chissà la prossima..... Ciao Hyde
Sai, dipende da quale punto di vista guardi le cose. Il mio giudizio è influenzato da due aspetti assolutamente diversi: il primo è che ho passato a Torino un abbondante periodo della mia vita, quello piu' divertente, spensierato ed intrigante,nel quale ho conosciuto delle persone cui sono tuttora affezionato;l'altro è legato alla mia professione che me la fa vedere come ben costruita e mi fa apprezzare le proporzioni dei vecchi edifici, i materiali, poi le proporzioni urbanistiche , i grandi viali, i parchi..Tutto storicamente ed architettonicamente leggibile,definito, cosa che non ho riscontrato in altre città.
Pero', a parte queste brevi escursioni non sono il tipo da Hydepedia, non sono adeguatamente preciso,preparato e costante. Un abbraccio a te e la tua mamma anche se non c'è..
Le città cambiano ed anche Torino: sono sicuro che, ritornandovi, stenterei a riconoscerla. Penso che per apprezzarla, devi viverci un po' di tempo, non da 'turista'. E comunque quello che mi piaceva molto era questo non essere del tutto 'città',per avendone gli stimoli culturali e la ricchezza storica,.Quello che non mi piaceva affatto era l'asservimento nei confronti dell'universo Fiat.E' vero: la gente si smaterializzava alle sei di sera, ma alle 22.00 molti si materializzavano in birrerie, cinema ed altri locali di cui (alemeno allora) la città era ricca.
Un carissimo saluto.
18 km di portici ???? Mamma mia ! Incredibile !
Sicuro. Se ad esempio via Po è lunga 700 mt già sono un 1,4 km di portici..
http://taccuinodicasabella.blogspot.it/2012/10/i-portici-di-torino-di-enrico-mercatali.html
Gran bel film ho visto, con un meridionale che viene su al nord e si innamora di una città.... e poi hai fatto bene a citare il mitico Adri, e i suoi racconti per immagini; sì, hai fatto come lui. Bravi.
Ti diro' un'altra cosa: fra i miei piu' cari amici ce n'è uno, con il quale sono ancora in contatto, che è un settentrionale andato al sud e rimasto innamorato della città nella quale i suoi hanno abitato per qualche anno!
Adriano è un custode di numerosi ed interessanti segreti..Grazie e buona serata!
Eccomi tornata.
Me lo posso ben immaginare che non è stato un lavoro breve preparare questo post a immagine e somiglianza di Adriano:)
Il risultato in ogni modo è eccellente, le vecchie immagini, i racconti di luoghi irrimediabilmente mutati sono semppre pervasi di un'atmosfera magica.
Bentornata anche nei Confusi, Ambra.
Sarebbe molto interessante tornare a Torino e ripercorrerne strade, piazze e rivisitare luoghi un tempo familiari, ora alcuni addirittura scomparsi..Potrebbe essere emozionante, o deludente..Certo è, come dici tu, il cambiamento è inevitabile , bisogna accettarlo.
Grazie.
Grazie a te della visita!
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