Non potevo non mancare, seppure con immenso ritardo, alla simpatica"Sfida a colpi di poesia" lanciata da Nella, mia carissima amica, su Rock Music Space. Il post doveva essere adeguato alla sua sensibilità, umanità e sapienza. Per questo l'ho pensato e ripensato, nell'ottica di rispondere ad un affettuoso richiamo, piuttosto che scrivere un post legato alla solita catena di sant'Antonio. Perchè gli amici ( di cui avverti la presenza e il rispetto) vanno amati e rispettati. Bene. Passiamo al post. In questa foto - un gruppo in maschera di ragazzini di scuola media, ispirato all'Europa unita (sic!) - e fra questi, c'è anche l'autore di questa poesia ed il sottoscritto. Non ha importanza individuarli esattamente, l' uno, l'altro e gli altri. La vita mica ci distingue. E' la presunzione che distingue. Osservati da lontano perdiamo i nostri connotati per ridurci ad una massa in movimento, formiche..
La poesia che ho scelto, è una poesia sull'amicizia confrontata con il tempo che passa..
L'autore, Antonio Caldarella non c'è più dal 2009. Una persona mite e delicata, attore, poeta, regista.
John Zorn - da Gnostic Prelude: The Middle Pillar
Delle volte mi mancano
i miei amici lontani,
i miei amici lontani,
la mecca delle mie risa.
In ginocchio li prego
In ginocchio li prego
per essere appena scesi dall'ascensore
che io non posso usare
che io non posso usare
non avendone la chiave.
Socchiuse le porte, delicatamente
perché c'è sempre qualcuno
Socchiuse le porte, delicatamente
perché c'è sempre qualcuno
che sta già dormendo.
Delle volte mi sveglio
in piena notte
Delle volte mi sveglio
in piena notte
ma il silenzio da canile vuoto
mi fa abbaiare alla luna.
Lontano amico
mi fa abbaiare alla luna.
Lontano amico
stecca dello stesso biliardo.
Delle volte vinco e offro per tutti.
In mancanza dei miei amici,
mecca delle mie risa lontane.
mecca delle mie risa lontane.
Antonio Caldarella
Tratta dalla raccolta "Cronaca di un amore annunciato" - Antonio Caldarella
19 commenti:
Com'è strana questa poesia! C'è qualcosa di doloroso in essa. E' l'assenza degli amici, definiti con quella splendida espressione "mecca delle mie risa". Loro, luogo d'incontro che produce felicità.
@ Ambra:
Giusta lettura, Ambra.Quasi una paura di godere degli amici, o una paura di un loro rifiuto, o il dispiacere di averli in qualche modo, perduti..
Direi molto suggestiva: la bella traccia lasciata nel mondo da una bella persona.
Un abbraccio a te, e uno alla memoria dell'amico poeta.
Versi intensi e veri, in un italiano colto. Bel ricordo.
@ Zio Scriba:
Chissà, magari un grido di solitudine o di incomprensione..
Un abbraccio.
@ Alligatore:
Grazie, i versi sono semplici ma di impatto immediato.Comunicano un triste disagio...
Molto bella la poesia, e molto belle le parole che hai dedicato al suo autore...ma mi è piaciuta molto anche una tua frase nell'intro del post : "La vita mica ci distingue. E' la presunzione che distingue."...quanto hai ragione !
Ti abbraccio :)
@ Mary:
Sono contento del tuo apprezzamento:ho cercato di non entrare troppo nelle storie e nei particolari.Anche la poesia: è bella nella sua immediatezza nella sua riservata tristezza.Grazie mille, un abbraccio anche a te.
molto suggestiva, un saluto
@ Ernest
Un saluto a te e grazie.
struggente...
@ Berica:
Eh, si, emoziona..Grazie Berica!
Ti voglio bene amatissimo Mr Hyde!.....
@ Nella:
Anch'io ti voglio bene ed in forma!!
Le persone vanno....
le parole che le racchiudono no, quelle restano...
Magar
caro mr.Hyde passavo per augurarti una serena Pasqua. Ti abbraccio
@ Mary:
Che gentile, grazie! Ricambio di cuore: passati queste feste con tranquillità e in compagnia di chi vuoi bene!
Mi piace molto l'immagine degli amici come mecca delle risa lontane
Bella
@ Baol:
Già, anche a me.In quel momento era solo..
Ciao Baol,buona giornata.
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