cassetti confusi

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domenica 25 maggio 2014

GLI AMICI E LE FESTE DI PAESE

Quante volte ci capita di pensare agli amici che hanno fatto parte di un periodo particolare della nostra vita, particolare perchè illuminato da una luce calda e abbagliante oppure oscuro ed opprimente..
Una festa di paese, quale, non so. Sicuramente in Piemonte. In mezzo alla confusione li intravedo, alcuni di loro alzano le mani in segno di saluto, altri putroppo si sono persi ..
Alcuni li sento ancora  telefonicamente e sono combattuto fra il volerli vedere e non volere constatare che anche per loro è passato lo stesso tempo che mi ha travolto.



Ricordo che un nostro amico era segretario in questo comune e ci ospitò anche a casa sua. Aveva un bell'impianto stereo e fra le cose che ascoltavamo:


Led Zeppelin - Ten Years Gone






ed anche:


 Graham Nash - Sleep Song

martedì 20 maggio 2014

LIBERI PERCORSI DI UNA MUSICA SOMMERSA: RITROVO DI UNA PREZIOSA MAPPA

Continua l'esplorazione del Sommerso, alla ricerca di ciò che musicalmente ci è sfuggito che avremmo ascoltato volentieri. Un pò perchè non ci è stata data l'opportunità per le regole imposte dal mercato, un pò perchè ci è sfuggito.. L'esplorazione si svolge su canali diversi, nello spazio, nel tempo passato, presente e futuro e dentro la nostra mente. Affascinante, vero? Questa ricerca fa parte appunto del Progetto "VIRGIN FOREST - Liberi percorsi di musica sommersa" che raccoglie i post pubblicati da un gruppo di blogger,ciascuno nel suo blog ed inoltre ha un riscontro continuo del suo divenire nella community Google+  VIRGIN FOREST, dove ognuno può dare il suo contributo personale.
Evil Monkey: Virgin Forest Rock Family Tree - graphic by Hyde
I BLOG CHE PARTECIPANO AL PROGETTO:


a questi vanno aggiunti:

Time Is On My Side
Prog Rock Little Place
Italo-Wave




Illustrazione by Hyde



FRIPP & ENO - Evening Star

giovedì 8 maggio 2014

LIBERI PERCORSI DI MUSICA SOMMERSA: UN RACCONTO SUL JAZZ



Mio padre si curvò verso di me sussurrandomi all’orecchio: vedi quel signore seduto a suonare la sua tromba? Quello lì è Nini Rosso! Il  famoso musicista, suonerà il  “Silenzio”.. Avrò avuto 4 anni e quella sera ci trovavamo nell’ottocentesca  villa comunale del mio paese, tra profumi di zagare, di gelsomino, di fiori di glicine che mi stordivano. Era la festa della patrona, Santa Venera. Attraverso un percorso tortuoso, passando tra la folla accorsa numerosa, poi scostando i tavolini del bar, sotto le palme , i ficus, scansando  le bouganvillee aggrappate alle ringhiere di ferro , mio padre tenendomi per mano era riuscito ad arrivare dietro il palco dove i musicisti accordavano gli strumenti. Avevo nell’altra mano un gelato, fragola e panna, e mentre mi stordivo dell’odore di tutto quello che mi circondava, il profumo di colonia, di zuppa inglese, del maraschino delle fette di torte gelato, l’odore della birra, del tabacco,  pensavo:- il silenzio, si può suonare?-.
Immagine by Hyde
La musica è fatta di suoni e i suoni di vibrazioni. E il nostro cervello poi ne fa quello che vuole. Questo l’ho capito qualche anno dopo ascoltando una sera da amici gli Oregon, il suono dell’oboe di Paul Mac  Candless  e, dietro, le tablas di Collin Walcott e ancora Ralph Towner  con il suo strano modo di suonare una dodici corde con la sua particolare accordatura aperta, e tutto ciò sembrava arrivare tanto lontano, forse un’isola, forse una cometa. Quella sera ascoltai anche una cassetta di Miles Davis, Nefertiti” da un lato e “Tribute To Jack Johnson" dall'altroFall “ suonata da Miles con  Shorter, Herbie  Hancock, Ron Carter, Tony Williams, ,  accendeva in me una miriade di suggestioni  così come Nefertiti”, una struttura così semplice, un paio di frasi eseguite dalla sezione fiati che si ripetevano in sequenza, dall’inizio alla fine del brano, tempi dilatati, rarefatti, lontani dalla frenesia del be-bop. Era attraverso queste maglie modali aperte che passavano eserciti di ricordi, cluster di emozioni perse dentro qualche anfratto della mente, in attesa di rielaborazione. E’ così. Certe sensazioni si ripropongono per loro necessità, perché lo stupore, la sorpresa, la gioia, il dolore o qualsiasi altro agente che le ha causate originariamente è stato molto intenso e repentino ed una sua completa “etichettatura” non è stata possibile. Così  ho capito che anche il silenzio può essere suonato, tra una  nota e un’altra, una frase e l’altra e questo spazio, quest’assenza indefinitamente momentanea agisce sull’emozione.
Il jazz o molto jazz per questa sua aleatorietà apparente, per la complessità delle strutture armoniche si muove più agevolmente nel sommerso, nel crepuscolo e predilige i fondi dei bicchieri e i sotterranei. Non mi riferisco al jazz delle Big Band di Benny Goodman, Duke Ellington, Count Basie, Stan Kenton, Gil Evans e tanti altri, né ai grandi solisti alcuni compositori e innovatori come Charlie ParkerJohn Coltrane, Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Clifford Brown,  Miles Davis, Chet Baker,Charlie Mingus, Dexter Gordon, Bill Evans o quelli che li hanno succeduti. Mi riferisco a quella miriade di formazioni che si esibiscono e si sono esibite in festival, concerti e manifestazioni di vario genere nei night o nelle cantine le cui performance hanno tratto la loro linfa vitale dall’ improvvisazione. Riepilogando, accanto ad un sommerso filologico determinato dalla ricerca di vecchie incisioni, vinili con etichette Blue Note, Impulse, Verve, ECM, ed altre oppure di riprese video, per la gioia di coloro che amano ascoltare lo stesso brano eseguito da formazioni, musicisti o addirittura da session in date diverse, esiste un sommerso personale  che coinvolge la nostra esistenza e occupa le zone più profonde del nostro inconscio. Io e i membri della mia spedizione ci muoveremo seguendo questi sentieri non battuti, non conosciuti , non segnati sulle mappe ufficiali ma che figurano nelle mappe della memoria e appariranno, come ologrammi stregati,  evocati da uno schiocco di dita, da una nota di sax, dal guizzo di un delfino che emerge e si rituffa in  acqua.



 "Il mondo e' un costrutto delle nostre sensazioni, delle nostre percezioni e dei nostri ricordi. Conviene considerarlo come un'entita' che esiste oggettivamente per proprio conto. Ma certamente esso non diventa evidente solo per il fatto di esistere. Il processo di manifestazione del mondo dipende da eventi molto speciali,che accadono proprio in certe parti molto speciali di questo mondo, ovvero da certi eventi che accadono in un cervello. (..)”. [E.Schrodinger (1958), Mind and Matter, Cambridge University Press, Cambridge].


MILES DAVIS - FALL

Il prossimo post sarà dedicato a "VISIONI E PERCORSI" insieme ad una prima discografia.

giovedì 1 maggio 2014

PAGINE DI UN CALENDARIETTO DEL 1968: 1° MAGGIO

Riesumato un calendarietto del 1968, del quale riporto le pagine di Aprile/Maggio:


Mi colpisce la frase di Amendola:
"L'augurio nostro è che l'Italia di domani assicuri ai vostri figli quello che voi non avete avuto: la sicurezza del lavoro nella libertà e nella pace."

Quell'Italia di domani è l'Italia di oggi, forse qualcosa non ha funzionato. E questo mi fa stare molto male.Diciamo che mi fa incazzare..



James Burton -Working Man Blues




"....Hey hey, l' uomo che lavora , l'uomo che lavora come me
Non ha mai vissuto nel benessere, ma questo è un posto dove voglio stare
Perché  lavorerò fino a quando le mie due mani saranno in grado di utilizzare gli arnesi
Bevo un po di birra che sera
Canta un po 'di questi blues man di lavoro

A volte penso di lasciare , fare un po Bummin intorno
Voglio buttare le mie bollette fuori dal finestrino prendere un treno per un altro comune
Ma torno a lavorare, devo acquistare ai miei figli un paio di scarpe nuove di zecca
Sì, bere un po ' di birra, la sera ,
Piango un po di questi warking man blues.."
(da Warking Man blues)