cassetti confusi

cassetti confusi

mercoledì 23 dicembre 2015

giovedì 22 ottobre 2015

I MIEI ANNI '70

Settembre - Ottobre 1970. Indimenticabile viaggio nel Nord Italia con tappe a Bologna - Per l'esattezza: partenza dalla Sicilia padre, madre, io e mio fratello . Viaggio in treno -La mitica "Freccia del Sud" - con arrivo a Bologna , sosta dallo zio e i cugini, dopodichè, tutti  insieme appassionatamente fino a Milano e Venezia! 





Bologna - Ai piedi delle due torri (scattata l'anno prima)



Venezia - P.zza S.Marco



Venezia - P.zza S.Marco


Venezia - P.zza S.Marco (mio padre e mi zio stanchi seduti sotto il campanile, 
ai lati della bacheca)

io ero dall'altro lato della macchina fotografica (tranne qui sotto)

Milano - davanti al Duomo...  


 Il 1970 musicalmente, è stato un anno irripetibile. Ecco un campione (molto limitato) di musica che ascoltavo in quegli anni..

Bob Dylan - Like A Rolling Stone


Cream - Badge


George Harrison - All Thing Must Pass


Led Zeppelin - Tangerine


Pink Floyd - Summer '68

mercoledì 7 ottobre 2015

ARRIVA "MAGAZZINI INESISTENTI" la rivista


Ringrazio Maurizio Garatti che mi ha permesso di fare parte di questo progetto, rivista web, ora anche associazione culturale e rivista cartacea dal dicembre di quest'anno.
Affascinante rivista culturale, prevalentemente musicale ma non solo, si parla di cinema di arte e dei ricordi degli anni '70- '80. Vi consiglio di dare un occhiata...






martedì 25 agosto 2015

A PROPOSITO DI FUNERALI......



'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, 
trasenno stu canciello ha fatt' 'o punto 
c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme 
tu nun t'he fatto ancora chistu cunto? 

Perciò, stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo, 
suppuorteme vicino - che te 'mporta?

Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: 
nuje simmo serie... appartenimmo â morte!"

Antonio de Curtis - a' Livella











giovedì 13 agosto 2015

MI OSCURO D'IMMENSO E BUONE VACANZE!

..ALLA RICERCA DI NOTE SOMMERSE, NON PER FIOCINARLE: SOLO PER ASCOLTARLE E FARVELE ASCOLTARE. NEL FRATTEMPO BUON SOLE, MARE MONTI, CITTA VUOTE'!!






NEIL YOUNG -ON THE BEACH



RY COODER - GO HOME GIRL



JEAN LUC PONTY - THE GIFT OF THE TIME






venerdì 31 luglio 2015

SUMMER STRIPS 1 - DISSE IL SAGGIO: A TIGRI E LEONI..

..NON ROMPETE I COGLIONI. 
E possibilmente anche agli altri animali!

Sono andato a ripescare i  fumetti di ALAN FORD di Magnus & BUNKER, come già ho fatto altre volte ispirato dall'atto eroico di quel pezzo di merda che è andato ad ammazzare un leone fino a casa sua... 

































DA  "ALAN FORD " numero 9  - del 9 gennaio 1970 -  ZOO SIMPHONY -

Il messaggio è chiaro:
 A Tigri e Leoni non rompete i coglioni, ed anche agli altri animali.


ALICE COOPER - KILLER

Che cosa ho fatto per meritare un simile destino
Non volevo veramente arrivare
Coinvolto in questa cosa
Qualcuno mi ha dato questo fucile e io
Ho dato tutto
Sì, ho dato tutto

Sono entrato in questa vita
Sembrava tutto
Ho visto solo quello che mi è piaciuto
E preso quello che ho trovato
Niente è venuto facile
Niente è venuto gratis
Niente è venuto tutto fino a quando non
È venuto dopo di me

Yeah-hey, sì

(Che cosa ho fatto per meritare un simile destino?)
(Ho dato tutto)
(Ora ho bisogno di scappare)
(Qualcuno vicino a me, chiamando il mio nome)
(Ho dato tutto)
(Ho dato tutto - sigh)

Non volevo veramente arrivare
Coinvolto in questa cosa
Qualcuno mi ha dato questo fucile e io
Ho dato tutto
Sì, ho dato tutto

Miglia e miglia ...

domenica 26 luglio 2015

SUMMER CARDS 2015 - N°1: SURREALISTIC SUMMER


Come ogni estate, anche quest'anno "Summer Cards" accompagnerà le vostre vacanze. Vecchie cartoline ritoccate, nuove allucinazioni. Passatevi bene questi giorni di ferie, ve li siete meritati!  

Elefanti spaziali di Dalì a Sciacca by Hyde


Originale spedita il 20/07/1960 - Sciacca, Grotta di Commordino







Orologi di Dalì ad Arzegrande by Hyde

































Originale spedita il 20/09/1962 - Arzegrande, via Roma




Gentle Giant - Epty City (da Interview)


domenica 19 luglio 2015

LA FINE, L'INFINITO E LA MUSICA CHE ASCOLTEREI

(   Sottotitolo: disquisizioni  ispirate dal post di Evil Monkey del 23 giugno 2015 intitolato  "Attorno alla Fine"




   1) Mio padre  insegnava matematica e fisica alle scuole superiori e dava lezioni private agli universitari di qualsiasi  facoltà. Amava molto quelle materie e gli piaceva approfondirle. Era appassionato di insiemistica, di giochi matematici, di astronomia. Era affascinato dal  Big Bang,  dai Buchi Neri , dalle Supernovae, e su questi argomenti  aveva letto e raccolto  un buon numero di pubblicazioni.  All’età di sessant’anni gli fu diagnosticato un tumore che, nel giro di pochi mesi, ce lo portò via. Implacabilmente. In questo brutto periodo, però, trovammo modo di stare insieme tutta la famiglia, confluita da varie parti d’Italia a Bologna dove lui si sottoponeva a visite di controllo e sedute di chemioterapia. Un periodo in cui lasciammo da parte ciascuno la sua storia, per viverne una molto più importante insieme e fu un percorso che, nonostante le triste circostanza, ci arricchì di ulteriore affetto e fu pretesto per interessanti discussioni. Fine e Infinità  si rincorrevano nei nostri discorsi, fra materialismo e spiritualismo. Fu in quell’occasione che conobbi l’Albana, e il Nocino a fine pasto, e imparai molto sui miei genitori e miei fratelli: questa cosa mi migliorò abbastanza.

una supernova

“Il mostro più vicino lo incontriamo al di là dell'ultima orbita planetaria del sistema solare. Si muove pigramente nel buio dello spazio cosmico, a una distanza di circa due anni luce, la metà di quanto dista da noi la stella più vicina. Non splende, perché non emette luce e quella che riflette dal cielo stellato che lo circonda è troppo debole per farlo individuare agevolmente. Se un astronauta gli si avvicinasse lo scoprirebbe solo vedendo profilarsi una zona scura sullo sfondo del cielo scintillante di stelle: una sagoma nera che crescerebbe continuamente fino a coprire tutto il cielo. Solo illuminandolo da una brevissima distanza, mentre sta per posarvisi sopra, comincerebbe a distinguere la sua superficie, formata da un materiale vetroso, spesso liscio, col quale si mescolano frammenti di altri materiali più duri e più scuri. Lo strano corpo non ha la massa di un pianeta, neppure di uno di quelli più piccoli, come la Terra; non ha neppure un grande diametro, appena qualche decina di chilometri. Troppo grande per essere polvere, troppo piccolo per essere un pianeta, troppo freddo e oscuro per essere una stella, si direbbe solo il relitto di un grande naufragio cosmico. Dalla sua superficie si vede lo stesso cielo che vediamo dalla Terra ma senza la Luna e i pianeti. Le stelle sono le stesse e ugualmente distribuite secondo le varie costellazioni ma ce n'è una in più, giallognola e brillantissima, più luminosa di Sirio, che illumina più vivamente delle altre la livida superficie dell'astro. Quella stella è il Sole, ridotto a un punto luminoso ma del quale il corpo sente ancora l'attrazione, più di quella esercitata su di esso da qualsiasi altro corpo dell'universo.”..
Da “I Mostri del Cielo “ di Paolo Maffei (1976)

H.G. Giger  - litografia 1992

 2)    Gli astronomi si muovono  con grande facilità fra galassie, corpi celesti e buchi neri, quasi avessero  un  modello tridimensionale dell’Universo a portata di mano. Hanno anche risolto il problema delle sue enormi dimensioni usando invece che unità di misura spaziali,  unità di spazio-tempo come l’anno luce che riduce la scala di riferimento. Ora anche le sonde lanciate nello spazio 10 anni fa  cominciano a mandare foto di pianeti del nostro sistema solare e immagini di galassie lontane che sembrano più alla portata di mano… Tuttavia è quando si parla delle periferie dell’Universo che tutte le nostre sicurezze cominciano a vacillare. E’ più facile definire la fine dell’Universo  o risolvere la questione affermando che non ha limiti? A questo punto  usciamo dall’astronave della dottrina, della scienza esatta, dell’ infallibilità della fisica cominciando a vagare nello spazio dei dubbi e delle incertezze cercando di non allontanarci troppo , evitando che il cavo di collegamento si spezzi, lasciandoci alla deriva in un mare buio e silenzioso, in balìa di piogge di meteore e di algoritmi. L’uomo è solamente in  quello che riesce a capire e non può andare oltre questa sapienza e per quanto sia immenso il suo sapere, questo  sarà sempre limitato. Allora, se la fine è il punto estremo  di  un percorso,  tanto più ci avviciniamo con la nostra percezione a questo estremo, tanto più sarà completa e piena la sua conoscenza. Questo avvicinarsi  alla conoscenza completa dobbiamo  immaginarlo però come un processo asintotico, ossia un avvicinarsi indefinitamente ad un  punto senza mai toccarlo. Perché?  Perché la fine, per definizione,  è un’assenza di segnale e allora è contraddizione definire come  ente una mancanza. Più ci avviciniamo alla fine, più questo concetto si allontana verso l’infinito. Paradossale, vero?

H.G. Giger  - litografie 1992

3)    Il giovane Arthur Gordon Pym,  sfuggito al naufragio della baleniera Grampus  viene salvato  e caricato su un’altra nave , la Jane, diretta in esplorazione  verso i mari del Sud. Succede che anche questa nave  attraversa una serie di peripezie  e il suo equipaggio viene catturato e quasi tutto sterminato  da una tribù di indigeni. Il giovane Arthur  racconta di essere sfuggito  agli indigeni  insieme ai suoi compagni di viaggio sopravvissuti e continua l’esplorazione  con loro su  una canoa in direzione Sud, in cerca di salvezza. In realtà è un viaggio verso la fine, un inquietante  graduale passaggio dalla luce al buio, descritto attraverso il minuzioso diario di bordo  tenuto fino all’ultimo giorno. 
H.G. Giger  - litografia 1992


 “L'oscurità era diventata ancora più fitta, alleviata soltanto dal bagliore dell'acqua che rifletteva il sipario bianco calato davanti a noi. Uccelli  giganteschi, d'un bianco livore, sbucavano incessanti da dietro al velo, urlando l'eterno Tekeli-li! e sottraendosi alla nostra vista. A questo punto Nu-Nu, sul  fondo dell'imbarcazione, si scosse, ma toccandolo ci accorgemmo che aveva reso l'anima. Stavamo ormai per precipitare nell'abbraccio della cataratta, dove un abisso si spalancò per accoglierci. Ma ecco levarsi sul nostro cammino una figura umana velata, di proporzioni ben più vaste di qualsiasi essere umano. E il colore della pelle della figura era del bianco assoluto della neve.”
( da ”Il racconto di Arthur Gordon Pym”  di Edgar Allan Poe – 1838)

H.G. Giger  - litografie 1992
Ecco i titoli dei brani della mia playlist pre-finale:
                
                    1) E.S.T  E..Swensson -from Gagarin's Point of View-LP: ("From Gagarin's Point of                         view") 1999 ACT
2) Hellborg, Lane, Selvaganesh [SWE] - Aga of the Ladies - from  “Good People in Times of Evil” (2000);
3) Soft Machine - Out-Bloody-Rageous - from "Third" (1970) CBS ( framm.);
4) Joe Zawinul - In An Island Way  from "My People” (2005) EFA Medien GmbH;
5) Jean Luc Ponty - Twenty small cigars – from King Kong music by Frank Zappa (1970) Liberty;
6) Miles Davis – Fall from “Nefertiti”  (1968) Columbia; (music By  W.Shorter,  H.Hancock e T. Williams);
7)  Ambrose Akinmusire – Aroca -  from “Prelude to Cora” (2008) Fresh Sound New Talent; 
8) Oregon –Beneath  the Evening  Sky - from "45th Parallel" (1989) CBS;
9) Ektar Instrumental Quintet - Kerti zene ötnegyedben - Garden Music in 5-4 da Kontrapunky (2014);
10)  Brother Jack McDuff  - Yellow Wednesday da "To seek A New Home" (1970)  Blue Note;
11) Bobby Hutcherson – Manzanita –from “Linger Lane” (1975) Blue Note;
12) John Zorn – Suicide Waltz - from “Filmworks XIII : 2002 Volume Three - Invitation To A Suicide (2002) Tzadik;
13) Jack Dejohnette –Music in the Key of Om (2003) Golden Beam  (una parte)



venerdì 3 luglio 2015

GRECIA: LA RESA DEI CONTI





by Mr.Hyde

 Tsipras ha giocato tutte le sue carte, forse anche alzando la posta e rischiando in prima persona. Ammiro la sua onestà e le sue buone intenzioni. Certo, ha spostato un discorso di debito-credito fra la Grecia e i burocrati della Troika, dal piano economico a quello politico, ma in fondo ha finalmente dato una forma definita al malcontento che gira anche nel resto dell'Europa. In tutto quello che ha fatto traspare l'intento di favorire i suoi elettori, il popolo, le fasce sociali più deboli. Mentre la Merkel, e il resto delle piattole  che albergano esclusivamente e Bruxelles e che non conoscono affatto le condizioni della Grecia, al massimo di qualcuno dei suoi alberghi di lusso, hanno come unico obiettivo far quadrare i conti forse dei loro rispettivi paesi ma sopratutto di coloro che li hanno iscritti a libro-paga.


by Mr.Hyde

I Greci non possono che votare NO di fronte all’atteggiamento ipocrita e subdolo dei vertici europei, che rimangono inerti di fronte alla disperazione delle persone davanti alle banche, alla loro sofferenza. Nessun rispetto per la loro dignità. E’ davvero questo il PROGRESSO? E’ davvero questa la CIVILTA’? Mi viene da pensare che l’Europa, resasi conto di avere spremuto al massimo questo popolo è ben felice di lasciarlo andare alla deriva. D’altra parte penso che il NO del POPOLO GRECO sia una reazione naturale al comportamento arrogante delle sentinelle del  debito ed al loro accanimento nell’imporre misure sempre più coercitive  senza alcun risultato a favore delle persone.  Si, perchè sono proprio le persone che non c’entrano niente, a pagare le conseguenze questa follia generale.



 POWER TO THE PEOPLE - JOE ANDERSON



martedì 2 giugno 2015

IL SOLE, IL GRANO E LE PIETRE

E' vero: si tratta proprio di stanchezza mentale. Niente di interessante da dire. Però da fare vedere, si...
Foto scattate durante il tragitto dalla mia città ad un'altra per questioni di lavoro: ho preferito prendere la vecchia strada provinciale piuttosto che l'autostrada.Ciò mi ha permesso di soffermarmi meglio sui campi attraversati durante il percorso, un paese e sue le vecchie costruzioni rurali, i muri di pietra.

Consiglio di ascoltare la musica, leggere il post e scorrere le immagini.









    Per chi non avesse mai visto una pianta di capperi, lungo questa strada se ne trovano abbastanza, in mezzo ai rovi...


















Ecco, concludo con questa foto il cui soggetto racconta da solo la sua storia, la pietra tenera usata per stipiti ed architravi erosa dall'atmosfera salmastra, ed accanto, le pietre messe l'una sull'altra e legate da un debole strato di malta che costituivano i muri di fabbrica. E poi il telaio di legno dell'infisso.

Un affettuoso saluto a chi mi legge. Spero di farmi vivo al più presto.


venerdì 17 aprile 2015

IL 1967 E I 45 GIRI.


Il  1967 fu un anno speciale per la mia famiglia: il trasloco nella nuova casa. Dopo anni e anni  in affitto finalmente potevamo abitare in una  casa tutta nostra: eravamo in sette,  i genitori più cinque figli, ed era abbastanza grande da poterci stare tutti comodamente. Ancora oggi vi abito a piano terra dopo i lavori di ristrutturazione compiuti  nel 2000 e non mi stanco mai di ringraziare i miei che mi hanno dato questa opportunità, visto che oggi non è facile costruire o case, o pagarne l'affitto..
Quello che vi mostro oggi sono le copertine dei vinili 45 giri che più o meno (anche molti altri) giravano nel piatto di una grande radio-giradischi  che usavamo per ascoltare musica, che a volte registravamo con un gigantesco Lesa a bobine con un microfono esterno. 





Avevamo anche un Geloso registratore e bobine con i tasti colorati, con cui mio fratello registrava dalla radio i sui preferiti : Rock , Pop, Folk : Dylan, , Rolling Stones, The  Beatles, The Band, oppure Soul, R&B: Otis Redding James Brown, Wilson Pickett,  eccetera.. Sul 45  giri erano generalmente incise due canzoni , una per lato, la più famosa sul lato A,  quella più sconosciuta sul lato B. A volte capitava che fossero entrambe belle e famose, altre che quella sconosciuta  fosse più bella del lato A e altre storie. Ma presto i 33 giri, i famosi Long Playing avrebbero preso il sopravvento e i vinili formato ridotto piano piano sarebbero rimasti in cantina..





Nella foto appaiono due dei miei fratelli ed io che sono il penultimo. Il luogo è la terrazza di casa mia inondata dal sole. Qui sotto invece l'intera squadra in gita pasquale.



domenica 5 aprile 2015

FELICE PASQUA 2015 AI MIEI AMICI FOLLOWERS

..con la foto di qualche anno fa con una bella "Cassata Siciliana" evidenziata in rosso.




Al di là dell'augurio formale, auguro ogni bene a voi e chi vi sta vicino. Con una raccomandazione: 



"Love the one you're with"

lunedì 23 marzo 2015

A TRE ANNI DALL'AVVISTAMENTO DEL PIANETA "CONFUSED DRAWERS"

Risale a circa tre anni fa, il 17 marzo 2012, il primo avvistamento del pianeta CONFUSED DRAWERS, l'avvenimento fu testimoniato da un  video che allora pubblicai e che vi faccio vedere anche oggi.
Un pò per mancanza di argomenti un pò perchè potrebbe anche interessare alcuni di voi che ancora non lo conoscono.. 

Avvistamento del pianeta Confused Drawers 


mercoledì 4 marzo 2015

A PROPOSITO DI VECCHIE FOTO

..eccone una conservata con molta cura che susciterà l'invidia dei miei fratelli, con i quali c'e una gara a chi possiede le migliori foto di famiglia.
Si tratta di una foto di mia madre abbastanza giovane (avrà avuto quindici anni?) che ho trovato di recente, curiosando dentro i miei cassetti. A me piace conservare questa immagine di lei ancora giovane e piena del suo mondo, come una teen-ager dei giorni nostri.



Django Reinhardt - September Song


September song è una canzone di Kurt Weill del 1938 di cui preferisco la versione strumentale, molto vicina a quel mondo di sogni di cui parlavo prima.

Ciao mà e grazie per tutto,  che è stato davvero tanto. 

domenica 22 febbraio 2015

NONNO TANO

Nonno Tano (padre di mio papà) era un maestro molto amato e rispettato (cosa che non succede più ai tempi d'oggi in cui la figura dell'insegnante è considerata alla  stregua di un qualsiasi tutorial su You Tube). Il suo sguardo imperturbabile può far pensare ad un persona severa ed austera ed invece era un uomo di grande bontà e dolcezza. Molto affettuoso con tutti i nipoti (eravamo in tanti, figli dei suoi cinque figli!) amava passare il suo tempo libero portandoci in giro per il paese, nelle ville, nelle piazze, quando ancora questo e tutti i paesi, in generale, erano piacevolmente vivibili..

Anno 1962


Chick Corea - Children songs #1


Non solo era amato da noi tutti ma anche dai suoi allievi, nonostante ricordassero anche le bacchettate che allora, pare, facessero parte integrante del progetto didattico ed educativo..


Anno 1935








Mio nonno , anche i miei genitori hanno fatto parte di una generazione che ha vissuto gli anni tristi delle guerre ma che ad una certo momento ha potuto risollevarsi allevare dei figli, mantenere i loro studi ,trascorrere una vecchiaia serena. Noi, o almeno, alcuni di noi, siamo cresciuti con la convinzione che anche per noi sarebbe potuto succedere la stessa cosa ed invece si profila un futuro difficile, molto difficile..Noi pensavamo di avere raggiunto un livello decoroso dello stato sociale ed invece all'improvviso, ci siamo svegliati sulla soglia della povertà. Io penso sempre di dovere dei ringraziamenti a qualcuno, anzi a diversi soggetti. Per ora, però, è più importante cercare di rimanere a galla...


Burton, Corea, Metheny ,Haynes, Holland - Elucidatcion

giovedì 5 febbraio 2015

NO CAPTCHA DAY 2015

ANCHE QUEST'ANNO,(  E' ORMAI  TRADIZIONE CONSOLIDATA), "CELEBRIAMO" IL NO CAPTCHA DAY , iniziativa lanciata dal nostro amico ALLIGATORE, che ha coinvolto numerosissimi bloggers. IL LOGO, QUEST'ANNO E' DI UN ALTRO AMICO, HALDEYDE


a questo aggiungo anche il mio personale contributo VIDEO:







VI RICORDO, PER SAPERNE DI PIU', FATE UN GIRO NELLA PALUDE










venerdì 23 gennaio 2015

ORA PIU' CHE MAI, FA BENE RICORDARE

Chi ha letto, o meglio, visto il mio post dell' 8 gennaio 2015  troverà sicuramente un filo conduttore..E' successo ancora dell'altro in questi giorni terribili e mi rattrista tanto constatare che l'uomo, quando vuol fare male, ha un enorme potenziale distruttivo. Non mi viene da dire altro ed approfitto di questi giorni di memoria di stragi passate per esortare:
AMIAMO I NOSTRI FIGLI ED EDUCHIAMOLI AL RISPETTO DELLE PERSONE E ALL'AMORE PER LA LA LIBERTA'!



sabato 3 gennaio 2015

"MINGUS" DI JONI MITCHELL SU "MAGAZZINI INESISTENTI"


Joni Mitchell è la mia preferita e la seguo dai tempi di "Blue"(1970) fino ad oggi. "Mingus" (1979) è  uno dei suoi  che mi piacciono di più su cui scritto qualcosa su MAGAZZINI INESISTENTI.  Per chi fosse curioso e volesse conoscere tante storie affascinanti racchiuse in  esso, vi rimando a:






Joni Mitchell - The Dry Cleaner From DesMoines