cassetti confusi

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sabato 23 dicembre 2017

IL CALENDARIO DI CASSETTI CONFUSI IN OMAGGIO!



Ebbene si, non pensavo che sarei caduto così in basso, al punto di trasformare un gadget in un post di fine anno. Anche qui, siamo arrivati alla frutta.. però si tratta di un lavoro fatto con le mie mani  ed ho impiegato anche un tot di tempo. Ed è un modo di augurare a chi si avventura da queste parti ogni bene...Il colore del fondo è verde acqua, come una speranza annacquata - ma sempre speranza rimane.. A seguire un'anteprima delle pagine (dimensioni A3) ma vi fornisco il link per il download.









a tutti buone feste!

domenica 10 dicembre 2017

UNA NOTTE CON BIX BEIDERBECKE di MR.HYDE



Un ricordo di Bix Beiderbecke, in mezzo ad altri ricordi estratto da MAGAZZINI INESISTENTI

Per tutta la durata del pranzo, il Maestro ci aveva, per così dire, intrattenuti, descrivendo la sua nuova, fiammante, protesi dentaria. A bocca aperta, continuava a mostrare quel miracolo della tecnologia sanitaria, che non si sa quanto gli fosse costato..Nessuno di noi aveva avuto il coraggio di guardare.. Il Maestro, noto pianista e dispensatore di sorrisi e canzoni di Fred Bongusto o Bruno Martino per  turiste attempate, nei peggiori locali notturni di Firenze e dintorni, era anche noto per la sua taccagneria  e quella enorme spesa avrebbe occupato gran parte dei suoi pensieri e discorsi per chissà quanto tempo ancora…Tuttavia, non so come, un lampo di barbera violaceo illumino’ il suo animo e trovo’ un guizzo di generosità per  invitarci tutti a casa sua a Firenze, quel fine settimana. Avremmo mangiato e dormito da lui… L’appuntamento fu fissato per la mattina successiva alle 8.00 alla stazione – il treno partiva alle 8e30 – il tempo di munirsi di biglietto. Saremmo stati tutti lì puntuali (dovevamo essere in sette..).
La mia badante era anche badante di una anziana signora ex attrice del cinema muto. Forse aveva avuto un’avventura con uno dei fratelli Lumìere (o entrambi)..Era comunque moolto benestante ed abitava in un palazzetto  all’interno di un  splendido quartiere residenziale di Torino. Quella notte la mia badante improvvisò in mio onore una sfilata con gli abiti di scena custoditi dentro un grande armadio di legno nero, uno dei tanti dentro quella grande casa, dove si ascoltava ancora musica con il grammofono, da vecchi, spessi, dischi in vinile Noi, invece, ascoltavamo musica da un giradischi provvisto di casse acustiche: consumammo Led Zeppelin III, persi dietro l’assolo di Page in  “ Since I've Been Loving You”; “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd, “Waiting for the Sun” dei Doors , “Selling England by The Pound” dei Genesis;  ed una molteplicità di LP mai dimenticati .                                                   
Il battere spettrale dell’orologio a pendolo mi sveglio’ alle tre, uscii dalla camera e mi recai nel freddo, buio soggiorno, arredato in stile “dannunziano”, dove avevo intravisto quei vecchi 78 giri. Sedetti su una poltrona vicino al tavolino con sopra il grammofono e da un ripiano estrassi alcuni di quei dischi. Ne presi uno in mano e lessi nell’etichetta: (..... ) 
[Se vuoi saper come è andata a finire, leggi pure QUI ]