cassetti confusi

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giovedì 14 novembre 2013

PARCO LAMBRO 1976: IL RACCONTO DI MAGAR


Posso finalmente ricambiare l'ospitalità di Magar, caro amico e compagno di avventure virtuali nel passato tra musica e immagini e racconti di tutto quello che abbiamo-non abbiamo ascoltato e vissuto. Questa volta, su mio invito, l'ho convinto a frugare nei suoi cassetti e tirar fuori un racconto sul raduno del Parco Lambro nel 1976. Tosto, vero?.. 
Questa volta me ne starò tranquillo ad ascoltare il suo racconto, magari  limitandomi a mettere su un po' di musica. Per  chi volesse guardare il film sull'evento, Magar mette a disposizione i link (in coda al post).


Area - Gioia e Rivoluzione




















ANNI DI RABBIA, ANNI DI UTOPIE 

Parlare degli anni '70, e di tutti gli eventi ad essi collegati è decisamente complesso. Sono stati un decennio unico ed essenziale, figlio di un secolo che ha visto due guerre mondiali ed una serie di eventi storici difficilmente ripetibili (dalla grande crisi del '29 alla conquista della luna). Decennio unico perchè il magma culturale nel quale ci si muoveva, figlio della Summer of Love e del Maggio Francese, difficimente si ripeterà; essenziale perchè ha concentrato, nel suo comunque breve volgere, le illusioni e la rabbia di una generazione davvero convinta di poter cambiare lo stato delle cose.
Ho avuto la percezione dei '70 poco prima che iniziassero, il 12 dicembre del 1969. Con quella bomba, in Piazza Fontana, Milano e tutta l'Italia prendevano atto della guerra che iniziava.
Ma al di là della violenza, della strategia della tensione, dei morti da entrambe le parti, quel decennio è stato anche un faro luminoso di Cultura e Controcultura. E se il Festival del Parco Lambro, nei suoi tre anni, ne è stato sicuramente l'apogeo, va comunque detto che tutto quel periodo fu ricco di innovazione  e di voglia di mettersi in gioco. Furono talmente intensi quegli anni che, come una sorta di rigetto, quello che venne dopo, gli anni '80, furono essenzialmente un decennio nel quale contava molto di più l'apparire che l'essere.
Il Festival del Parco Lambro arriva tardi, quasi fuori tempo, ma ha la capacità di rigenerare e dare nuovo slancio ai delusi ed arrabbiati protagonisti di una generazione in bilico. Da una parte la gioia, la speranza, persino la certezza, che un mondo migliore fosse possibile e a portata di mano; dall'altra la rabbia e la disillusione di chi si accorge di aver fatto male i conti.




Terry Riley, Don Cherry, Karl Baber  - Köln Concert 1975 - Deshending  Moonshine Dervishes



Ho iniziato gli studi superiori nel 1970, per concluderli con una laurea nel 1981, per cui posso dire di aver vissuto sulla mia pelle, da protagonista direi, quel periodo. Da protagonista certo, perchè era nelle scuole, nelle aule dei licei e delle università che il fermento culturale era al culmine. Era li che si giocava la partita. O meglio, era li che pensavamo si giocasse. Ed anche se il connubio tra studenti ed operai, sopratutto da parte di questi ultimi, non sempre era il massimo, è sicuramente vero che la visibilità dei due movimenti congiunti ha portato a notevoli risultati.
In quei tempi, quando andavi a scuola, non sapevi mai cosa ti aspettava. Ogni mattina, davanti alla scuola capivi ciò che sarebbe stata quella giornata. C'era, negli studenti, la voglia di fare parte del mondo degli adulti, di quel mondo che decideva anche per loro. Tra Comitati Unitari di Base (i CUB), assemblee, occupazioni, e via dicendo,  cercavamo quella che allora era definita agibilità politica. Volevamo dire la nostra.
La storia ci dice ora come sono andate le cose. Ma è stato bello provarci; è stato bello crederci.
In quel periodo cosi ricco, cosi intenso, in quegli anni vissuti con il cuore in gola, fece la sua comparsa il Festival del Parco Lambro. Una cosa decisamente atipica.
Atipica, perchè quegli anni erano già passati, già superati dagli eventi. Non c'era più spazio per i sogni e le utopie, per le illusioni anarchiche cullate da una nutrita parte di giovani. Ma, proprio per questo, furono giorni memorabili. Giorni nei quali ci siamo ritrovati, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati.
Giorni nei quali abbiamo alimentato con combustibile fresco le nostre illusioni. Ed anche se, in un certo qual modo, eravamo consapevoli del nostro fallimento, è stato bello abbandonarci a quel presente, lasciando perdere ciò che ci stava aspettando.
E' difficile, anzi impossibile, comunicare con un semplice scritto, le sensazioni provate in quei giorni. Credo che solo chi le abbia vissute in prima persona possa immedesimarsi in quello che dico. Per tutti gli altri....
Be, per loro rimangono le immagini di questo Film che, seppure con tutti i limiti del caso, riesce ad aprire uno spiraglio su un evento che rimarrà per sempre nella testa di chi ha avuto la ventura di parteciparvi, di chi, seppure per un breve momento, ha fatto parte della Storia. Non di quella che si studia sui libri di testo certo; parlo della Storia vissuta, di quella raccontata dalle persone. Quella viva, vera, vissuta, che niente ha a che vedere con quella statistica ed arida che vogliono insegnarci.
Aggirarsi per quel Parco, in quei giorni era come vivere in una realtà parallela; era vivere in un mondo decisamente irreale, utopico e bellissimo. Forse lo era proprio perche sapevamo che aveva ragione di essere solo per un tempo limitato e molto breve ma, credetemi, nulla mi ha più entusiasmato di quei giorni. Lo spirito era lo stesso che aleggiava nei grandi Festival di anni addietro. Certo, era tutto molto politicizzato, e non c'erano le grandi star d'oltreoceano ,ma tirando le somme, posso tranquillamente affermare che dal punto di vista musicale si trattò di un evento molto ricco e sentito.
A distanza di 30 anni, ancora risuonano nella mia mente le note di quei set, entusiasmanti e grintosi, come a voler ribadire con ogni singola nota la voglia di lottare e di credere in una società più equa e solidale. E se gli eventi verificatisi da lì in poi hanno portato tutto ciò che è stato ad un ricordo ormai privo di significato per molti,  vi assicuro che cosi non è.



Non lasciatevi trarre in inganno da immagini fuorvianti, che vi presentano spesso  solamente caroselli di persone nude; non crediate che siano stati solamente giorni di fumo e di sessualità libera. Tutt'altro. C'era, in tutti i presenti , la consapevolezza di essere parte di un evento storico ed importante, che avrebbe segnato il destino di molti.
Quei giovani, quelle persone, oggi hanno ormai passato abbondantemente la cinquantina, e se le loro speranze, le loro certezze, sono andate in frantumi, niente potrà comunque cancellare quell'esperienza. Il lascito di quelle giornate è rimasto dentro di noi, ed ancora oggi, nel nostro vivere il presente, riaffiora nel modo con il quale affrontiamo la vita.
E questo è tutto. Se, leggendo queste righe, non avete trovato il consueto elenco di Band e di canzoni, è perchè quello è un resoconto che potete trovare nei molti altri scritti su questo argomento. Quelle note, quelle parole, restano, almeno loro, immutabili nel tempo. Noi invece no. Noi siamo cambiati. Ma questa è un'altra storia.
Magar




* Tutte le immagini  ed i link contenuti nel post  sono stati gentilmente forniti da Magar


Eugenio Finardi - Diesel




Il film PARCO LAMBRO 1976 di Angelo Rastelli:


Parte 1
http://www6.zippyshare.com/v/18617843/file.html

Parte 2
http://www6.zippyshare.com/v/26939004/file.html






34 commenti:

Ernest ha detto...

davvero altri tempi, alte persone e soprattutto idee, ideali che qualcuno ha deciso di seppellire.

m4ry ha detto...

Mi ci sono trovata di passaggio in quegli anni..ci sono nata...troppo piccola per viverli, per capirli, comprenderli e sentirli sulla pelle. Peccato. Anni di grande arricchimento culturale, anni di ideali..anni di lotte vere e sensate. Che tristezza il paragone con gli anni bui che stiamo vivendo..bui in tutti i sensi..
Grazie per questa pagina di storia, di musica e di insegnamento ! Un abbraccio e felice giornata

Ambra ha detto...

Un'acuta analisi di quegli anni la tua, completa e appprofondita, mentre tra le righe suona un accorato rimpianto. Sono stati anni davvero unici, anni di grandi fermenti culturali e politici, è stato come un grande fuoco d'artificio che tuttavia qualcosa ha lasciato. E' vero, oggi sono tempi bui, ma da allora qualcosa è cambiato, una sorta di nuovo rispetto verso i giovani. Anche se oggi sono in cerca di un lavoro che non c'è.

LYSERGICFUNK ha detto...

Anni unici e ahimè irripetibili, lasciando stare le questioni socio culturali e politiche, dal punto di vista musicale gli anni '70 sono stati fondamentali, la prima metà soprattutto, che ha dato alla luce una serie infinita di capolavori, sono stati attraversati da una vena creativa che ha influenzato gli anni a venire e ancora adesso, le cose più interessanti non sono altro che una rivisitazione di quelle sonorità. Amen

mr.Hyde ha detto...

Sembrano tempi molto lontani, però non nel passato ma nel futuro: altre idee ed ideali che sembrano di una altro mondo.Invece eravamo noi, insomma, chi a a quei tempi era giovane...

mr.Hyde ha detto...

Però in qualche modo hai interagito, o ne hai sentito un certo odore appena nata. Un odore pungente ed avvolgente, forse era una giornata di sole e ne hai avvertito il calore..Erano anni in cui tutto era più facile.Sopratutto sentirsi sè stessi e manifestarlo senza paura agli altri. Grazie a te Mary, un abbraccione!

mr.Hyde ha detto...

E' bella la tua allegoria: un grande fuoco d'artificio che tuttavia qualcosa ha lasciato..Forse più dentro chi era presente e chi viveva quegli anni, insieme alla sensazione di potere cambiare qualcosa insieme. 'La fantasia al potere' ed altre convinzioni, purtroppo non hanno più trovato un riscontro. Il rispetto per i giovani c'è ma per loro non c'è altro nessuna prospettiva, nessuna porta aperta...
Sono contento che il post ti sia piaciuto , ma è stato scritto da Magar, blogger amico e coetaneo.Grazie a nome suo e anche da parte mia, Ambra

mr.Hyde ha detto...

Giusto.Non ho altro da aggiungere, forse si è bruciato tutto allora ed è rimasto solo un forte odore di resina.Per chi riesce ad avvertirlo...
Grazie della tua preziosa testimonianza.

Francesco Zaffuto ha detto...

Ho letto. Non mi ci ritrovavo con la data del 76. Ho dovuto faticare un po', poi ho capito che al Parco Lambro che c'ero stato nel 1974, il primo raduno, Ricordo di avere sentito la Premiata F.M. Per me era quasi il finale di una storia iniziata nel 68. Mi fermo, perché la nostalgia è struggente. Si è salvata un po' di musica. ciao

mr.Hyde ha detto...

Certo è che i raduni di questo genere sono partiti in quegli anni ('68) e che poi oltre agli hippie a questo di cui parliamo si sono aggiunti i freak , i primi punk ed altri ragazzi che comunque avevano questo comune desiderio di stare insieme ed ascoltare musica in assoluta libertà.Sto notando che a questo post confluiscono followers di varie fasce d'età tutti comunque attratti per un motivo o per l'altro dal tipo di evento. Grazie anche a te, Francesco.

m4ry ha detto...

Sono nata il 17 di agosto...c'era sicuramente il sole...e quel calore l'ho avvertito..un po' come una "vaccinazione"...sono figlia degli anni 70 e di genitori che in quegli anni erano giovanissimi ( mia mamma mi ha partorita che aveva 24 anni..) e quindi, se vogliamo, sono stata educata e cresciuta con quegli ideali di libertà..i miei non sono mai stati genitori convenzionali..mi hanno educata a pensare, e a diventare un po' come cantava Guccini nella sua "Avvelenata", una pecora nera. Un essere pensante. "Morrò pecora nera !" ! Ciao mr.Hyde !

p.s. da me ho attivato la moderazione dei commenti perché mi stanno arrivando commenti spam a pioggia e così riesco a tenerli un pochino sotto controllo.

mr.Hyde ha detto...

Anche mio papà è nato ad Agosto (il 13), il mese delle persone importanti! Complimenti ai tuoi genitori.Io ho due figli tee-agers, mi sono sposato tardi, però cerchiamo anche noi di trasmettere gli stessi principi ed ideali. Cerchiamo anche noi di metterli in guardia, perchè c'è chi sul loro entusiasmo, sulla curiosità e la ingenuità ci marcia.E sopratutto, come dici tu, cerchiamo di educarli a pensare col proprio cervello e convincendoli che un'arma indispensabile per difendersi in questo mondo è Sapere, avere una Cultura.Speriamo che lo capiscano!
Mi spiace per gli spam, anch'io ne ho avuto qualcuno, ma non tanti ed ho rimosso il capthca..Un caro saluto.

Unknown ha detto...

Woow, queste si sono testimonianze!!

A proposito Hyde... sta partendo un progettino che forse potrebbe interessarti, e vorrei prportelo via mail. Posso chiederti un indirizzo? Se vuoi contattami direttamente al mio theevilmonkeysrecord@libero.it

Grazie! e complimenti a Magar!
..e a te che lo ospiti!

mr.Hyde ha detto...

Grazie mille a te anche da parte di Magar. Mi metto subito in contatto. A presto!

m4ry ha detto...

Mia mamma e' nata il 13 agosto...che coincidenza...il captcha non lo ho da una vita...lo detesto..però per un po' preferisco tenere la moderazione dei commenti, almeno riesco a filtrare un po' quello che arriva :)

Anonimo ha detto...

Classe 1972, io quegli anni li ho vissuti con gli occhi di una bambina, mentre purtroppo è stato negli anni 80 che mi sono dovuta mettere in discussione, ed essendo anni in cui,come scrive Magar, si badava piu' all'apparenza che al resto, non credo di aver fatto un grande affare nascendo piu' tardi rispetto a chi ha vissuto gli anni 70 con una coscienza diversa dalla mia.
Chissa' poi perche' dagli anni 80 in avanti si è degenerati sempre di piu'.

mr.Hyde ha detto...

72? Sei una giovane! Si, è vero quello che dici, in linea generale negli anni '80 c'era questa attenzione allo star bene, al mostrarsi e al vestirsi e cotonarsi..E questa cosa è andata avanti fino ad esasperarsi degenerando ai giorni d'oggi.Però per fortuna c'erano degli ambiti in cui tutte quelle cose non avevano significato, si guardava all'essenza delle cose e, frequentandoli, mi sono anche trovato bene. Per noi più grandetti, è stato duro digerire la realtà pesante dopo l'ubriacatura dei '70, quella grossa bolla di sapone è scoppiata ed è sparita, lasciandoci con gli occhi spalancati a guardare nel vuoto...

mr.Hyde ha detto...

Però, hai visto, mi debbo rigiocare questi numeri. E' un po' giorni che mi perseguitano..Si, perchè devi sapere che faccio dei sogni particolari e mi gioco i numeri ma sbaglio sempre o la ruota o il giorno..Ma prima o poi...

m4ry ha detto...

Già...prima o poi :) se vinci dividiamo ;)

Gulli Michele ha detto...

C'ero anch'io nel 1974......e nel 1975! Ricordo la pioggia scrosciante, ed io ed i miei amici, riparati sotto il palco. Ricordo un mal di denti incredibile e, durante l'esibizione degli Agorà, sopra di me c'era il bassista del gruppo che teneva il tempo, battendo il piede sul legno. Ad ogni colpo, corrispondeva una fitta tremenda al mio molare! Meno male, che lì sotto girava roba buona (parlo solo di fumo) che alleviava in parte il mio dolore. Ed al mattino dopo, la pioggia, se possibile, era aumentata di intensità. Ad un certo punto, dagli altoparlanti di "Radio Lambro", qualcuno cominciò a gridare "Forza ragazzi, noi abbiamo la forza di far uscire il sole. Pensiamo tutti insieme che la pioggia finisca e che spunti il sole....." E così fu veramente! Le persone impazzirono, si denudarano e cominciarono a correre nel parco, prima nel caos e, poi, formando un gigantesco girotondo.....pazzesco e bellissimo! Nel 1976, non potetti parteciparvi in quanto sono andato a naia. Anche in quell'edizione ci fu la pioggia con tanto di danza del sole, ma la prima fu l'anno prima. La storia dice che quel festival fu la fine di tutto (il film l'ho già visto). Non stò qui a ricordarne le ragioni o le responsabilità, sarebbe inutile. Ma, per me, quegli anni furono eccezzionali ed irripetibili. Approfitto per salutare quelli fortunati come me, che hanno potuto vivere quei giorni fatti di musica, pioggia, sole, pazzia e felicità.

Gianluca Chiovelli ha detto...

Qui a Roma abbiamo avuto Villa Pamphili 1972.
Io avevo quattro anni, ma alcuni se lo ricordano ancora. Osanna, Trip, Banco, Van der Graaf, Hawkwind ...
Due anni dopo: Stradaperta, Quella Vecchia Locanda, Soft Machine ...
Quegli anni furono incredibili, non solo per la qualità, ma per la forza in cui si credeva a un'idea che si esprimeva proprio nella qualità della musica.

mr.Hyde ha detto...

Che nomi ragazzi..Erano anni in cui i concerti non avevano sponsor, prevaleva l'idea di ascoltare musica insieme.Poi, più avanti, è successo qualcosa che ha cominciato a fare incazzare: lo sponsor, diluì tutto. Ricordo il concerto di Bob Marley che fu organizzato e sponsorizzato da una nota marca di sigarette.Grazie Vlad.

mr.Hyde ha detto...

Bella e intensa la tua testimonianza, ed è vero che la cannabis ha proprietà antidolorifiche, è anche usata anche in omeopatia. Quindi ci avevi azzeccato! Sono convinto che sarai diventato il miglior dentista di te stesso, sapendo come curarti...Sembra che la pioggia sia stata una costante a partire da Woodstok, ma penso che sia stata un motivo in più per divertirsi.
Tutto quello che succede in quelle occasioni è semplicemente irripetibile e diventa quasi fiabesco a raccontarlo e sentirlo raccontare.
Ti ringrazio per il tuo contributo, interessante e divertente, ed anche per essere passato da queste parti. Pare che il ricordo di quei giorni sia ancora vivo e che ognuno abbia qualcosa di bello di raccontare...

mr.Hyde ha detto...

eheh, si magari stabiliamo le percentuali..

Nella Crosiglia ha detto...

Speriamo riesca a devidenziare questi due interessanti video, spiegati così intensamente e vibranti di vita , di colore, di felicità, amarezze, delusioni dal nostro Magar...
Non lo ricordo questo evento, che vergogna..ma mi sono ritrovata nei cortei studenteschi, nelle nostre illusioni e lotte convinte e..purtroppo nelle nostre disillusioni..ma come giustamente si conclude ..."questa è un'altra storia"!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.
Sono Magar, e voglio utilizzare lo spazio di questo commento per porre i miei più sentiti ringrziamenti
All'amico Mr. Hyde per la gentile ospitalità concessa, ed a tutti i suoi fantastici followers che hanno voluto leggere e commentare questo mio personalissimo ricordo.
Grazie davvero a tutti...
Ciao bro...la nostra collaborazione funziona davvero bene.

mr.Hyde ha detto...

Cara Nella anche se non riguarda specificamente quell' evento (anch'io non ero presente) la tua testimonianza rappresenta un altro tassello del Collage che insieme abbiamo costruito, casualmente, sia ben chiaro, su quel periodo molto speciale della nostra vita. Un carissimo abbraccio.

mr.Hyde ha detto...

Grazie a te Magar: collaborare con te è un piacere ed un onore. Direi che i risultati sono ottimi ed anche il riscontro di pubblico. Un abbraccio e alla prossima !

sandropan ha detto...

Bellissima analisi dei tempi, obbiettiva e nemmeno troppo nostalgica. Io nel 76 ero in terza liceo, a Milano. Non ero troppo coinvolto politicamente, ma ho vissuto appieno il passaggio tra la contestazione giovanile, il punk e l'avvento degli anni 80. E' stato impressionante vedere come nel giro di un paio d'anni è cambiato tutto, si è passati dalle serate al parco Forlanini con la chitarra e i bonghi alle discoteche della Milano da bere. Poi sappiamo tutti come è andata a finire...

mr.Hyde ha detto...

E' vero anche a me è molto piaciuto quello che ha scritto Magar e come l'ha scritto. E' molto interessante quello che scrivi, ossia la rapidità con cui sono cambiate le varie tendenze, gli atteggiamenti e gli interessi tra il '76 e gli inizi degli anni '80. Dalla politicizzazione, al disimpegno esistenziale e sociale,al nichilismo, all'edonismo più becero (non è un percorso).
Ciao Sandropan, grazie.

Berica ha detto...

E' stata una delle più significative, tra le mie esperienze giovani di formazione. Ero troppo giovane per capirne allora, la portata e mi piace rielaborarla, ancora una volta, con la scusa del racconto di Magar.
Ricordo con molto piacere il concerto di Don Cherry e molti altri momenti meravigliosi nonostante le tante polemiche e le infinite discussioni.
Mi riconosco nelle parole finali del post: ... niente potrà comunque cancellare quell'esperienza. Il lascito di quelle giornate è rimasto dentro di noi, ed ancora oggi, nel nostro vivere il presente, riaffiora nel modo con il quale affrontiamo la vita.
Sotto sotto, sono (siamo) ancora un po' freak...

Grazie a voi due (siete una forza!!!)

mr.Hyde ha detto...

Molte volte si prende coscienza della portata di un evento, rivivendolo in condizioni di distacco sia nello spazio e dal contesto, sia anche dopo qualche tempo.Certo che, lì in mezzo a quella splendida caciara, si poteva rimanere solo beatamente intontiti e basta... Come possono non lasciarti un meraviglioso ricordo momenti di esaltazione della libertà, della gioia di vivere e condivisione con gli altri di musica, idee e voglia di cambiare il mondo?
Un 'altra bella testimonianza: questo post ne sta raccogliendo, tante e tutte positive. Un abbraccio Berica e grazie! Da parte mia e di Magar.

Alligatore ha detto...

Splendido ricordo dei '70, decennio veramente irripetibile (ma mai dire mai), più vivo e colorato di quello che in genere si vuole far passare. Purtroppo gli ho vissuti da bambino (essendo nato nei primi anni del decennio), mentre sono stato gggiovane nel decennio dopo, gli anni '80 del riflusso, del rampantismo (quello sì, un decennio orribile). Complimenti per la vostra bella collaborazione.

mr.Hyde ha detto...

Il tuo "mai dire mai" è come una debole luce nel buio totale, però detto così, lascia una speranza..Perchè stiamo diventando tutti pupazzetti con le etichette attaccate addosso e, nonostante si parli di privacy, ed altre stronzate simili, siamo tutti davvero nudi, questa volta senza averlo scelto.Nudi, con i nostri numeretti appiccicati addosso.Nudi come polli d'allevamento. Ti ringrazio per il tuo parere che qui non poteva mancare. Grazie anche a nome di Magar.