Posso finalmente ricambiare l'ospitalità di Magar, caro amico e compagno di avventure virtuali nel passato tra musica e immagini e racconti di tutto quello che abbiamo-non abbiamo ascoltato e vissuto. Questa volta, su mio invito, l'ho convinto a frugare nei suoi cassetti e tirar fuori un racconto sul raduno del Parco Lambro nel 1976. Tosto, vero?..
Questa volta me ne starò tranquillo ad ascoltare il suo racconto, magari limitandomi a mettere su un po' di musica. Per chi volesse guardare il film sull'evento, Magar mette a disposizione i link (in coda al post).
Area - Gioia e Rivoluzione
ANNI DI RABBIA, ANNI DI UTOPIE
Parlare degli
anni '70, e di tutti gli eventi ad essi collegati è decisamente complesso. Sono
stati un decennio unico ed essenziale, figlio di un secolo che ha visto due
guerre mondiali ed una serie di eventi storici difficilmente ripetibili (dalla
grande crisi del '29 alla conquista della luna). Decennio unico perchè il magma
culturale nel quale ci si muoveva, figlio della Summer of Love e del Maggio
Francese, difficimente si ripeterà; essenziale perchè ha concentrato, nel suo
comunque breve volgere, le illusioni e la rabbia di una generazione davvero
convinta di poter cambiare lo stato delle cose.
Ho avuto la
percezione dei '70 poco prima che iniziassero, il 12 dicembre del 1969. Con
quella bomba, in Piazza Fontana, Milano e tutta l'Italia prendevano atto della
guerra che iniziava.
Ma al di là della
violenza, della strategia della tensione, dei morti da entrambe le parti, quel
decennio è stato anche un faro luminoso di Cultura e Controcultura. E se il
Festival del Parco Lambro, nei suoi tre anni, ne è stato sicuramente l'apogeo,
va comunque detto che tutto quel periodo fu ricco di innovazione e di voglia di mettersi in gioco.
Furono talmente intensi quegli anni che, come una sorta di rigetto, quello che
venne dopo, gli anni '80, furono essenzialmente un decennio nel quale contava
molto di più l'apparire che l'essere.
Il Festival del
Parco Lambro arriva tardi, quasi fuori tempo, ma ha la capacità di rigenerare e
dare nuovo slancio ai delusi ed arrabbiati protagonisti di una generazione in
bilico. Da una parte la gioia, la speranza, persino la certezza, che un mondo
migliore fosse possibile e a portata di mano; dall'altra la rabbia e la
disillusione di chi si accorge di aver fatto male i conti.
Terry Riley, Don Cherry, Karl Baber - Köln Concert 1975 - Deshending Moonshine Dervishes
Ho iniziato gli
studi superiori nel 1970, per concluderli con una laurea nel 1981, per cui
posso dire di aver vissuto sulla mia pelle, da protagonista direi, quel
periodo. Da protagonista certo, perchè era nelle scuole, nelle aule dei licei e
delle università che il fermento culturale era al culmine. Era li che si
giocava la partita. O meglio, era li che pensavamo si giocasse. Ed anche se il
connubio tra studenti ed operai, sopratutto da parte di questi ultimi, non
sempre era il massimo, è sicuramente vero che la visibilità dei due movimenti
congiunti ha portato a notevoli risultati.
In quei tempi,
quando andavi a scuola, non sapevi mai cosa ti aspettava. Ogni mattina, davanti
alla scuola capivi ciò che sarebbe stata quella giornata. C'era, negli
studenti, la voglia di fare parte del mondo degli adulti, di quel mondo che
decideva anche per loro. Tra Comitati Unitari di Base (i CUB), assemblee,
occupazioni, e via dicendo, cercavamo
quella che allora era definita agibilità politica. Volevamo dire la nostra.
La storia ci dice
ora come sono andate le cose. Ma è stato bello provarci; è stato bello crederci.
In quel periodo
cosi ricco, cosi intenso, in quegli anni vissuti con il cuore in gola, fece la
sua comparsa il Festival del Parco Lambro. Una cosa decisamente atipica.
Atipica, perchè
quegli anni erano già passati, già superati dagli eventi. Non c'era più spazio
per i sogni e le utopie, per le illusioni anarchiche cullate da una nutrita
parte di giovani. Ma, proprio per questo, furono giorni memorabili. Giorni nei
quali ci siamo ritrovati, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati.
Giorni nei quali
abbiamo alimentato con combustibile fresco le nostre illusioni. Ed anche se, in
un certo qual modo, eravamo consapevoli del nostro fallimento, è stato bello
abbandonarci a quel presente, lasciando perdere ciò che ci stava aspettando.
E' difficile,
anzi impossibile, comunicare con un semplice scritto, le sensazioni provate in
quei giorni. Credo che solo chi le abbia vissute in prima persona possa
immedesimarsi in quello che dico. Per tutti gli altri....
Be, per loro
rimangono le immagini di questo Film che, seppure con tutti i limiti del caso,
riesce ad aprire uno spiraglio su un evento che rimarrà per sempre nella testa
di chi ha avuto la ventura di parteciparvi, di chi, seppure per un breve
momento, ha fatto parte della Storia. Non di quella che si studia sui libri di
testo certo; parlo della Storia vissuta, di quella raccontata dalle persone.
Quella viva, vera, vissuta, che niente ha a che vedere con quella statistica ed
arida che vogliono insegnarci.
Aggirarsi per
quel Parco, in quei giorni era come vivere in una realtà parallela; era vivere
in un mondo decisamente irreale, utopico e bellissimo. Forse lo era proprio
perche sapevamo che aveva ragione di essere solo per un tempo limitato e molto
breve ma, credetemi, nulla mi ha più entusiasmato di quei giorni. Lo spirito
era lo stesso che aleggiava nei grandi Festival di anni addietro. Certo, era
tutto molto politicizzato, e non c'erano le grandi star d'oltreoceano ,ma
tirando le somme, posso tranquillamente affermare che dal punto di vista
musicale si trattò di un evento molto ricco e sentito.
A distanza di 30
anni, ancora risuonano nella mia mente le note di quei set, entusiasmanti e
grintosi, come a voler ribadire con ogni singola nota la voglia di lottare e di
credere in una società più equa e solidale. E se gli eventi verificatisi da lì
in poi hanno portato tutto ciò che è stato ad un ricordo ormai privo di
significato per molti, vi
assicuro che cosi non è.
Non lasciatevi trarre in inganno da immagini
fuorvianti, che vi presentano spesso solamente
caroselli di persone nude; non crediate che siano stati solamente giorni di
fumo e di sessualità libera. Tutt'altro. C'era, in tutti i presenti , la
consapevolezza di essere parte di un evento storico ed importante, che avrebbe
segnato il destino di molti.
Quei giovani,
quelle persone, oggi hanno ormai passato abbondantemente la cinquantina, e se
le loro speranze, le loro certezze, sono andate in frantumi, niente potrà
comunque cancellare quell'esperienza. Il lascito di quelle giornate è rimasto
dentro di noi, ed ancora oggi, nel nostro vivere il presente, riaffiora nel
modo con il quale affrontiamo la vita.
E questo è tutto.
Se, leggendo queste righe, non avete trovato il consueto elenco di Band e di
canzoni, è perchè quello è un resoconto che potete trovare nei molti altri
scritti su questo argomento. Quelle note, quelle parole, restano, almeno loro,
immutabili nel tempo. Noi invece no. Noi siamo cambiati. Ma questa è un'altra
storia.
Magar
Eugenio Finardi - Diesel
Il film PARCO LAMBRO 1976 di Angelo Rastelli:
Parte 1
http://www6.zippyshare.com/v/18617843/file.html
Parte 2
http://www6.zippyshare.com/v/26939004/file.html
34 commenti:
davvero altri tempi, alte persone e soprattutto idee, ideali che qualcuno ha deciso di seppellire.
Mi ci sono trovata di passaggio in quegli anni..ci sono nata...troppo piccola per viverli, per capirli, comprenderli e sentirli sulla pelle. Peccato. Anni di grande arricchimento culturale, anni di ideali..anni di lotte vere e sensate. Che tristezza il paragone con gli anni bui che stiamo vivendo..bui in tutti i sensi..
Grazie per questa pagina di storia, di musica e di insegnamento ! Un abbraccio e felice giornata
Un'acuta analisi di quegli anni la tua, completa e appprofondita, mentre tra le righe suona un accorato rimpianto. Sono stati anni davvero unici, anni di grandi fermenti culturali e politici, è stato come un grande fuoco d'artificio che tuttavia qualcosa ha lasciato. E' vero, oggi sono tempi bui, ma da allora qualcosa è cambiato, una sorta di nuovo rispetto verso i giovani. Anche se oggi sono in cerca di un lavoro che non c'è.
Anni unici e ahimè irripetibili, lasciando stare le questioni socio culturali e politiche, dal punto di vista musicale gli anni '70 sono stati fondamentali, la prima metà soprattutto, che ha dato alla luce una serie infinita di capolavori, sono stati attraversati da una vena creativa che ha influenzato gli anni a venire e ancora adesso, le cose più interessanti non sono altro che una rivisitazione di quelle sonorità. Amen
Sembrano tempi molto lontani, però non nel passato ma nel futuro: altre idee ed ideali che sembrano di una altro mondo.Invece eravamo noi, insomma, chi a a quei tempi era giovane...
Però in qualche modo hai interagito, o ne hai sentito un certo odore appena nata. Un odore pungente ed avvolgente, forse era una giornata di sole e ne hai avvertito il calore..Erano anni in cui tutto era più facile.Sopratutto sentirsi sè stessi e manifestarlo senza paura agli altri. Grazie a te Mary, un abbraccione!
E' bella la tua allegoria: un grande fuoco d'artificio che tuttavia qualcosa ha lasciato..Forse più dentro chi era presente e chi viveva quegli anni, insieme alla sensazione di potere cambiare qualcosa insieme. 'La fantasia al potere' ed altre convinzioni, purtroppo non hanno più trovato un riscontro. Il rispetto per i giovani c'è ma per loro non c'è altro nessuna prospettiva, nessuna porta aperta...
Sono contento che il post ti sia piaciuto , ma è stato scritto da Magar, blogger amico e coetaneo.Grazie a nome suo e anche da parte mia, Ambra
Giusto.Non ho altro da aggiungere, forse si è bruciato tutto allora ed è rimasto solo un forte odore di resina.Per chi riesce ad avvertirlo...
Grazie della tua preziosa testimonianza.
Ho letto. Non mi ci ritrovavo con la data del 76. Ho dovuto faticare un po', poi ho capito che al Parco Lambro che c'ero stato nel 1974, il primo raduno, Ricordo di avere sentito la Premiata F.M. Per me era quasi il finale di una storia iniziata nel 68. Mi fermo, perché la nostalgia è struggente. Si è salvata un po' di musica. ciao
Certo è che i raduni di questo genere sono partiti in quegli anni ('68) e che poi oltre agli hippie a questo di cui parliamo si sono aggiunti i freak , i primi punk ed altri ragazzi che comunque avevano questo comune desiderio di stare insieme ed ascoltare musica in assoluta libertà.Sto notando che a questo post confluiscono followers di varie fasce d'età tutti comunque attratti per un motivo o per l'altro dal tipo di evento. Grazie anche a te, Francesco.
Sono nata il 17 di agosto...c'era sicuramente il sole...e quel calore l'ho avvertito..un po' come una "vaccinazione"...sono figlia degli anni 70 e di genitori che in quegli anni erano giovanissimi ( mia mamma mi ha partorita che aveva 24 anni..) e quindi, se vogliamo, sono stata educata e cresciuta con quegli ideali di libertà..i miei non sono mai stati genitori convenzionali..mi hanno educata a pensare, e a diventare un po' come cantava Guccini nella sua "Avvelenata", una pecora nera. Un essere pensante. "Morrò pecora nera !" ! Ciao mr.Hyde !
p.s. da me ho attivato la moderazione dei commenti perché mi stanno arrivando commenti spam a pioggia e così riesco a tenerli un pochino sotto controllo.
Anche mio papà è nato ad Agosto (il 13), il mese delle persone importanti! Complimenti ai tuoi genitori.Io ho due figli tee-agers, mi sono sposato tardi, però cerchiamo anche noi di trasmettere gli stessi principi ed ideali. Cerchiamo anche noi di metterli in guardia, perchè c'è chi sul loro entusiasmo, sulla curiosità e la ingenuità ci marcia.E sopratutto, come dici tu, cerchiamo di educarli a pensare col proprio cervello e convincendoli che un'arma indispensabile per difendersi in questo mondo è Sapere, avere una Cultura.Speriamo che lo capiscano!
Mi spiace per gli spam, anch'io ne ho avuto qualcuno, ma non tanti ed ho rimosso il capthca..Un caro saluto.
Woow, queste si sono testimonianze!!
A proposito Hyde... sta partendo un progettino che forse potrebbe interessarti, e vorrei prportelo via mail. Posso chiederti un indirizzo? Se vuoi contattami direttamente al mio theevilmonkeysrecord@libero.it
Grazie! e complimenti a Magar!
..e a te che lo ospiti!
Grazie mille a te anche da parte di Magar. Mi metto subito in contatto. A presto!
Mia mamma e' nata il 13 agosto...che coincidenza...il captcha non lo ho da una vita...lo detesto..però per un po' preferisco tenere la moderazione dei commenti, almeno riesco a filtrare un po' quello che arriva :)
Classe 1972, io quegli anni li ho vissuti con gli occhi di una bambina, mentre purtroppo è stato negli anni 80 che mi sono dovuta mettere in discussione, ed essendo anni in cui,come scrive Magar, si badava piu' all'apparenza che al resto, non credo di aver fatto un grande affare nascendo piu' tardi rispetto a chi ha vissuto gli anni 70 con una coscienza diversa dalla mia.
Chissa' poi perche' dagli anni 80 in avanti si è degenerati sempre di piu'.
72? Sei una giovane! Si, è vero quello che dici, in linea generale negli anni '80 c'era questa attenzione allo star bene, al mostrarsi e al vestirsi e cotonarsi..E questa cosa è andata avanti fino ad esasperarsi degenerando ai giorni d'oggi.Però per fortuna c'erano degli ambiti in cui tutte quelle cose non avevano significato, si guardava all'essenza delle cose e, frequentandoli, mi sono anche trovato bene. Per noi più grandetti, è stato duro digerire la realtà pesante dopo l'ubriacatura dei '70, quella grossa bolla di sapone è scoppiata ed è sparita, lasciandoci con gli occhi spalancati a guardare nel vuoto...
Però, hai visto, mi debbo rigiocare questi numeri. E' un po' giorni che mi perseguitano..Si, perchè devi sapere che faccio dei sogni particolari e mi gioco i numeri ma sbaglio sempre o la ruota o il giorno..Ma prima o poi...
Già...prima o poi :) se vinci dividiamo ;)
C'ero anch'io nel 1974......e nel 1975! Ricordo la pioggia scrosciante, ed io ed i miei amici, riparati sotto il palco. Ricordo un mal di denti incredibile e, durante l'esibizione degli Agorà, sopra di me c'era il bassista del gruppo che teneva il tempo, battendo il piede sul legno. Ad ogni colpo, corrispondeva una fitta tremenda al mio molare! Meno male, che lì sotto girava roba buona (parlo solo di fumo) che alleviava in parte il mio dolore. Ed al mattino dopo, la pioggia, se possibile, era aumentata di intensità. Ad un certo punto, dagli altoparlanti di "Radio Lambro", qualcuno cominciò a gridare "Forza ragazzi, noi abbiamo la forza di far uscire il sole. Pensiamo tutti insieme che la pioggia finisca e che spunti il sole....." E così fu veramente! Le persone impazzirono, si denudarano e cominciarono a correre nel parco, prima nel caos e, poi, formando un gigantesco girotondo.....pazzesco e bellissimo! Nel 1976, non potetti parteciparvi in quanto sono andato a naia. Anche in quell'edizione ci fu la pioggia con tanto di danza del sole, ma la prima fu l'anno prima. La storia dice che quel festival fu la fine di tutto (il film l'ho già visto). Non stò qui a ricordarne le ragioni o le responsabilità, sarebbe inutile. Ma, per me, quegli anni furono eccezzionali ed irripetibili. Approfitto per salutare quelli fortunati come me, che hanno potuto vivere quei giorni fatti di musica, pioggia, sole, pazzia e felicità.
Qui a Roma abbiamo avuto Villa Pamphili 1972.
Io avevo quattro anni, ma alcuni se lo ricordano ancora. Osanna, Trip, Banco, Van der Graaf, Hawkwind ...
Due anni dopo: Stradaperta, Quella Vecchia Locanda, Soft Machine ...
Quegli anni furono incredibili, non solo per la qualità, ma per la forza in cui si credeva a un'idea che si esprimeva proprio nella qualità della musica.
Che nomi ragazzi..Erano anni in cui i concerti non avevano sponsor, prevaleva l'idea di ascoltare musica insieme.Poi, più avanti, è successo qualcosa che ha cominciato a fare incazzare: lo sponsor, diluì tutto. Ricordo il concerto di Bob Marley che fu organizzato e sponsorizzato da una nota marca di sigarette.Grazie Vlad.
Bella e intensa la tua testimonianza, ed è vero che la cannabis ha proprietà antidolorifiche, è anche usata anche in omeopatia. Quindi ci avevi azzeccato! Sono convinto che sarai diventato il miglior dentista di te stesso, sapendo come curarti...Sembra che la pioggia sia stata una costante a partire da Woodstok, ma penso che sia stata un motivo in più per divertirsi.
Tutto quello che succede in quelle occasioni è semplicemente irripetibile e diventa quasi fiabesco a raccontarlo e sentirlo raccontare.
Ti ringrazio per il tuo contributo, interessante e divertente, ed anche per essere passato da queste parti. Pare che il ricordo di quei giorni sia ancora vivo e che ognuno abbia qualcosa di bello di raccontare...
eheh, si magari stabiliamo le percentuali..
Speriamo riesca a devidenziare questi due interessanti video, spiegati così intensamente e vibranti di vita , di colore, di felicità, amarezze, delusioni dal nostro Magar...
Non lo ricordo questo evento, che vergogna..ma mi sono ritrovata nei cortei studenteschi, nelle nostre illusioni e lotte convinte e..purtroppo nelle nostre disillusioni..ma come giustamente si conclude ..."questa è un'altra storia"!!!!
Ciao a tutti.
Sono Magar, e voglio utilizzare lo spazio di questo commento per porre i miei più sentiti ringrziamenti
All'amico Mr. Hyde per la gentile ospitalità concessa, ed a tutti i suoi fantastici followers che hanno voluto leggere e commentare questo mio personalissimo ricordo.
Grazie davvero a tutti...
Ciao bro...la nostra collaborazione funziona davvero bene.
Cara Nella anche se non riguarda specificamente quell' evento (anch'io non ero presente) la tua testimonianza rappresenta un altro tassello del Collage che insieme abbiamo costruito, casualmente, sia ben chiaro, su quel periodo molto speciale della nostra vita. Un carissimo abbraccio.
Grazie a te Magar: collaborare con te è un piacere ed un onore. Direi che i risultati sono ottimi ed anche il riscontro di pubblico. Un abbraccio e alla prossima !
Bellissima analisi dei tempi, obbiettiva e nemmeno troppo nostalgica. Io nel 76 ero in terza liceo, a Milano. Non ero troppo coinvolto politicamente, ma ho vissuto appieno il passaggio tra la contestazione giovanile, il punk e l'avvento degli anni 80. E' stato impressionante vedere come nel giro di un paio d'anni è cambiato tutto, si è passati dalle serate al parco Forlanini con la chitarra e i bonghi alle discoteche della Milano da bere. Poi sappiamo tutti come è andata a finire...
E' vero anche a me è molto piaciuto quello che ha scritto Magar e come l'ha scritto. E' molto interessante quello che scrivi, ossia la rapidità con cui sono cambiate le varie tendenze, gli atteggiamenti e gli interessi tra il '76 e gli inizi degli anni '80. Dalla politicizzazione, al disimpegno esistenziale e sociale,al nichilismo, all'edonismo più becero (non è un percorso).
Ciao Sandropan, grazie.
E' stata una delle più significative, tra le mie esperienze giovani di formazione. Ero troppo giovane per capirne allora, la portata e mi piace rielaborarla, ancora una volta, con la scusa del racconto di Magar.
Ricordo con molto piacere il concerto di Don Cherry e molti altri momenti meravigliosi nonostante le tante polemiche e le infinite discussioni.
Mi riconosco nelle parole finali del post: ... niente potrà comunque cancellare quell'esperienza. Il lascito di quelle giornate è rimasto dentro di noi, ed ancora oggi, nel nostro vivere il presente, riaffiora nel modo con il quale affrontiamo la vita.
Sotto sotto, sono (siamo) ancora un po' freak...
Grazie a voi due (siete una forza!!!)
Molte volte si prende coscienza della portata di un evento, rivivendolo in condizioni di distacco sia nello spazio e dal contesto, sia anche dopo qualche tempo.Certo che, lì in mezzo a quella splendida caciara, si poteva rimanere solo beatamente intontiti e basta... Come possono non lasciarti un meraviglioso ricordo momenti di esaltazione della libertà, della gioia di vivere e condivisione con gli altri di musica, idee e voglia di cambiare il mondo?
Un 'altra bella testimonianza: questo post ne sta raccogliendo, tante e tutte positive. Un abbraccio Berica e grazie! Da parte mia e di Magar.
Splendido ricordo dei '70, decennio veramente irripetibile (ma mai dire mai), più vivo e colorato di quello che in genere si vuole far passare. Purtroppo gli ho vissuti da bambino (essendo nato nei primi anni del decennio), mentre sono stato gggiovane nel decennio dopo, gli anni '80 del riflusso, del rampantismo (quello sì, un decennio orribile). Complimenti per la vostra bella collaborazione.
Il tuo "mai dire mai" è come una debole luce nel buio totale, però detto così, lascia una speranza..Perchè stiamo diventando tutti pupazzetti con le etichette attaccate addosso e, nonostante si parli di privacy, ed altre stronzate simili, siamo tutti davvero nudi, questa volta senza averlo scelto.Nudi, con i nostri numeretti appiccicati addosso.Nudi come polli d'allevamento. Ti ringrazio per il tuo parere che qui non poteva mancare. Grazie anche a nome di Magar.
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