cassetti confusi

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mercoledì 25 aprile 2018

MORIRE DI ANTIFASCISMO: I FRATELLI CERVI



Frugando i miei cassetti  in soffitta, (da molto non lo facevo, c’era un sacco di polvere…) mi è capitato fra le mani questo libretto di appena 94 pagine,  stampato nel 1956, dal titolo  I MIEI SETTE FIGLI il racconto di ALCIDE CERVI,  della sua vita semplice da contadino  e del sacrificio dei sette figli, eroi della Resistenza, uccisi brutalmente il 28 dicembre del 1943 dai fascisti.
La guerra è odio ma quello era solo odio: uno dei tanti momenti bui della storia del nostro Paese..
Italiani che ammazzano altri italiani, allora era inconcepibile. Oggi più niente ci meraviglia. Ma questo non è una bella cosa...

Allora si combatteva per la propria libertà. E oggi? Siamo liberi, o siamo illusi di esserlo?

Il racconto si conclude così:
“Io vorrei farvi sentire che cos'è avere ottant’anni, aspettarsi la morte da  un momento all’altro, e pensare che forse tanto sacrificio non è valso a niente, se ancora odio viene acceso tra gli italiani. Che il cielo si schiarisca, che sull’Italia torni la pace e la concordia, che i nostri morti ispirino i vivi, che il loro  sacrificio scavi profondo nel cuore della terra e degli uomini. Allora si, mi sarò guadagnato la mia morte, e potrò dire alla madre dolce e affettuosa, alla sposa mia adorata: la terra   non è più come quando tu c’eri, sulla terra si può vivere, e non solo morire di crepacuore. E ai figli, dirò: l’Italia vostra è salva, riposate in pace, figli miei.”

Alcide Cervi





14 commenti:

Alligatore ha detto...

BUONA LIBERAZIONE!
(Una storia da ripassare.)

mr.Hyde ha detto...

@ Alligatore:

Hai perfettamente ragione. Non solo da "ripassare" ma da "Scrivere", perchè ci sono molte zone oscure. Grazie.

Lucien ha detto...

Parole da studiare nelle scuole. Speriamo lo facciano ancora.
Un abbraccio.

mr.Hyde ha detto...

@ Lucien:

Per le scuole è un brutto momento..Forse per mancanza di rispetto, non solo fra persone (insegnati, allievi, genitori) ma anche per quello che si impara e si dovrebbe apprendere..E' venuto a mancare questo rispetto per la cultura, per la storia...
Un abbraccio a te Lucien

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Un post davanti al quale si richiede una standing ovation. Sei davvero una persona vera ed in gamba

mr.Hyde ha detto...


@ Daniele Verzetti il Rockpoeta:

Grazie, come sempre sei gentilissimo. Ma questo post doveva essere scritto per dovere, per gratitudine verso questi (allora) ragazzi che sono morti, insieme a tanti altri eroi, oltre che per la loro, anche per la nostra libertà..
Si, andava fatto.

ReAnto ha detto...

Libro prezioso.Grazie di averlo condiviso , grazie di esser passato e ancora buon 25 aprile

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Parole che fanno riflettere.
Saluti a presto.

mr.Hyde ha detto...

@ Re Anto:

Grazie anche a te.Quando posso, vengo a trovare un pò tutti gli amici...

mr.Hyde ha detto...

@ Cavaliere oscuro del web:

Grazie del commento, si, a presto.

marcaval ha detto...

un documento fondamentale.

mr.Hyde ha detto...

@ marcaval:

E' uno dei tanti racconti di cui è piena la storia d'Italia della Resistenza..

Enri1968 ha detto...

Celo.
Da studiare. Anche oggi.

mr.Hyde ha detto...

@ Enri1968:

Eh, si sono assolutamente d'accordo. Ciao Enri