cassetti confusi

cassetti confusi

giovedì 26 gennaio 2012

01 1945


Se questo è un uomo
Voi che siete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici 
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango 
Che non conosce pace 
Che lotta per mezzo pane 
Che muore.per un sì o per un no. 
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome 
Senza più forza di ricordare 
Vuoti gli occhi e freddo il grembo 
Come una rana d’inverno. 
Meditate che questo è stato: 
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore 
Stando in casa andando per via, 
Coricandovi alzandovi; 
Ripetetele ai vostri figli. 
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi


Nel gennaio del 1945 i Tedeschi evacuano il campo di Auschwitz
lasciando al loro destino i prigionieri, tra cui, appunto l'autore del
libro 'Se questo è un uomo' ..

"C'è Auschwitz, quindi non può esserci Dio." ebbe e scrivere Levi.


- IL LAVORO RENDE LIBERI - erano queste le tragiche e beffarde

 parole che si leggevano all'ingresso del Campo di concentramento..

ARBEIT MACHT FREI  - dall'album omonimo degli AREA


Il tema è stato affrontato innumerevoli volte, tuttavia, se ci sarà 

almeno un ragazzo che per la prima volta avrà letto queste parole,

avrà dato un senso a questo blog!
PER NON DIMENTICARE!

24 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Mi unisco, caro Amico.
Anche se il dramma, ho paura, è che ogni anno sempre più pochi, che ricordano, si dicono a vicenda di non dimenticare, mentre sempre più tanti non devono nemmeno dimenticare, perché semplicemente non sanno...
Ma qualcuno a tener viva la coscienza ci sarà sempre (anche se magari sarà vano per fermare le nuove bestie maledette, che appena diminuisce il denarO di merda cominciano a dar la colpa alle "lobby ebraiche", o addirittura a quelle "omosessuali"...)
Ho letto Se questo è un uomo da ragazzino, e non ho dubbi che lo farà anche tuo figlio.
Un abbraccio a te e a lui.

mr.Hyde ha detto...

@Zio Scriba:
Caro amico mio, l'importante è che ci siamo noi a tenere vivo questo ricordo..Non debbono mai più succedere queste tragedie, questa assenza dell'uomo, così truculenta, dolorosa...Bisogna combattere il nulla intellettuale e culturale che alimenta violenza e razzismo..
Mio figlio sta attraversando un periodo di scarso entusiasmo per lo studio, ma su questo argomento è molto attento, ha letto molto e ha visto anche diversi film, nonostante abbia 11 anni..E di questo sono contento..Un abbraccione anche a te, anche da parte sua.

chaill ha detto...

Dare un senso al ricordo, non farlo sfumare.
Sì, son con te.
Con lo sbaglio s'impara, ma è costato parecchio questo.

mr.Hyde ha detto...

@chaillrun:
Questo sbaglio è costato (per quello che mi riguarda ) la scarsa fiducia nel genere umano..
Un affettuoso saluto.

mr.Hyde ha detto...

@ Zio Scriba e Chaillrun:
VI VOGLIO BENE!..

Anonimo ha detto...

Il "Giorno della Memoria" serve proprio a questo.
Per staccare dai libri di Storia la Shoah, e renderla una cosa vera, reale. Il tempo riesce a lenire tutti i dolori, ad attenuarli, ma certe cose NON possono finire nell'oblio. Ricordare ai ragazzi di oggi che una intera generazione di loro coetanei è scomparsa nel nulla, trascinata dall'orrore folle di una ideologia aberrante, è doveroso ed essenziale.
Perchè dimenticare gli errori (anche se questo è molto di più di un errore)è molto pericoloso. Si rischia di rifarli...
attenzione però. Non dimentichiamo che nella storia moderna ci sono purtroppo altri genocidi, ugualmente terrificanti, che però hanno il difetto di riguardare popolazioni meno "importanti" della Comunità Ebraica.
Ma i genocidi, ed il terrore, le stragi, i morti che si portano appresso, non hanno razza, colore o quant'altro; sono tutti figli della follia umana, ed hanno tutti il diritto di essere ricordati e presi a monito.

Zio Scriba ha detto...

Sono d'accordo con magar sul ricordare TUTTO. Però, come ho detto altrove, il delirio nazista è andato OLTRE il genocidio o il crimine di guerra, pianificando la violenta e sistematica eliminazione di qualsiasi Diverso: in un campo di sterminio potevi anche finirci perché omosessuale, perché zingaro, perché libero pensatore, perché oppositore politico, e se avessero vinto loro le Diversità da stroncare sarebbero aumentate a dismisura (oggi gli eschimesi, domani i mancini, dopodomani quelli troppo alti o troppo bassi...).
Per questo oggi mi definisco simbolicamente JUIF POUR UN JOUR (ed espongo la yellow star con cui i maiali marchiavano i bambini) non perché mi senta "ebreo" più di quanto non voglia sentirmi "pellerossa", o "azteco", o "armeno" o "tutsi" ecc.

p.s. per mr.Hyde
ti voglio bene anch'io!

Alberto ha detto...

Per non dimenticare sì, e per fare in modo che non dimentichino le nuove generazioni.

mr.Hyde ha detto...

@magar:
E’ fuori dubbio che, ancora ai giorni d’oggi, succedono degli episodi di intolleranza, azioni di epurazione e veri e propri genocidi che si differenziano dall’Olocausto solo per il numero delle vittime innocenti..Le modalità di sterminio , la crudeltà, la mancanza di umanità e di ragione sono le stesse..Fai bene ad evidenziarlo..Il ricordo serva appunto alle nuove generazioni affinchè si conservi almeno un briciolo di umanità. Un caro abbraccio

mr.Hyde ha detto...

@Alberto:
Hai ragione, abbiamo una grossa responsabilità, portare avanti questo messaggio e questo ricordo e che non si spenga con coloro che l'hanno vissuto...Come dice Zio Scriba, stracciare ogni etichetta e condannare qualsiasi discriminazione. Grazie per essere intervenuto su questo argomento.

Sarah ha detto...

Questo libro me lo regalò mia madre e leggerlo fu un tormento. Risiede nella memoria degli uomini il valore delle cose. Non dobbiamo dimenticare mai.

mr.Hyde ha detto...

@Maraptica:
..'leggerlo fu un tormento', come la capisco questa cosa..Ogni libro, ogni film su questo argomento mi ha fatto stare male..Ma so che è un veleno da prendere a fin di bene..Grazie per la tua profonda riflessione sul valore degli uomini..

Blackswan ha detto...

Caro amico,ricordare,creare memoria, è tutto ciò che possiamo fare per dare un senso alla nostra attività di blogger ( e probabilmente alle nostre vite ).Ci sono tantissimi giovani che purtroppo non sanno assolutamente nulla di quello che è successo.E non parlo solo di ebrei, ma anche di armeni,indioamericani,palestinesi.La banalità del male, come la chiamava Anna Arendt, cresce esponenzialmente in un mondo che non ha cultura nè memoria.C'è un dvd, che probabilmente avrai visto, dal titolo NaziRock.Dopo un'ora e mezza di deliri da nazionalsocialismo di riporto, viene intervistato un ragazzino che si atteggia a Skinhead.Gli chiedono della shoah.Prima ne nega l'esistenza ( più per riflesso condizionato che per convinzione ).Poi, quando gli chiedono quante siano state le vittime nei campi di concentramento, cerca di minimizzare, dicendo all'intervistatore di non esagerare, che non sono sei milioni, ma al massimo solo un milione.Come se l'abominio umano si vendesse un tot al chilo.Riguardo spesso quella sequenza perchè mi da la giusta dimensione di dove stia andando il mondo che viviamo.Per questo, sono convinto anche io, che se riusciamo ad aprire gli occhi anche solo a uno di questi ragazzini,ci siamo guadagnati la nostra esistenza in terra.

mr.Hyde ha detto...

@Blackswan:
Sono i dvd dei cui parli, è il rinvigorito negazionismo, è la 'non cultura' imperante che tiene vivo, ahimè, l’odio razziale e, più in generale , anche l’odio verso chi non ha le proprie idee religiose, sessuali..etcc
..che poi non è nemmeno una questione di idee, ma di ‘ non idee’. E’ vuotezza mentale. E’ noia. Povertà intellettuale. E’ assenza dell’Uomo dentro l’uomo..
Da parte mia cerco di mandare i messaggi giusti, nella speranza che siano recepiti..E sono contento di avere in comune con te ed altri amici bloggers questo obiettivo..
Certo, se riusciamo a sensibilizzare i ragazzi abbiamo segnato qualche goal a favore della ragione, del buon senso e della civiltà..
Ti ringrazio del contributo, amico mio.

Alligatore ha detto...

Bel modo privo di retorica di ricordare questa tragedia enorme. Lettura e ascolti che hai messo, sono tra i più alti della nostra arte. Metterei anche quel film di Spielberg, che ho visto 2 volte al cine alla sua uscita.

Stefania248 ha detto...

Piccola peste è tornato da scuola ieri e mi ha raccontato che la maestra gli ha parlato del perché si celebra questa giornata. E' bello che già dalla prima elementare ci siano insegnanti che mantengano vivo il ricordo. Si deve continuare a ricordare!

mr.Hyde ha detto...

@Alligatore:
Grazie amico, sei gentile
Schindler’s list ma anche il Pianista, La vita è Bella sono i primi film che mi vengono in mente:Capolavori...non riesco a rivederli o lo faccio a brevi tratti, perché sto veramente male, come sottoposto ad una frequenza troppo assordante..Non accetto il fatto che sia accaduto tutto ed anche peggio..

mr.Hyde ha detto...

@Stefania248:
Bentornata da queste parti..!Anche mio figlio alle elementari ha trovato una maestra intelligente e sensibile tale da farlo interessare a questo triste evento (oltre ai genitori, ovvio)..Ancora oggi , in seconda media, è più che mai sensibile ed attento ogni volta che si parla anche di altri genocidi, di discriminazioni di ogni genere che succedono nel mondo...Un caro saluto a te e piccola peste!

Sandra M. ha detto...

Proprio non deve "venire a noia" il ripetere...ripetere...ripetere....
Soprattutto di questi tempi in cui i testimoni diretti sono rimasti davvero pochi.

mr.Hyde ha detto...

@Sandra M:
Giustissimo quello che dici , i testimoni diretti sono sempre di meno e non dobbiamo rischiare di perdere alcuna parte delle loro storie.
A proposito, stasera,visto che l'argomento ti sta a cuore, c'è un bellissimo monologo di Marco Paolini "AUSMARZEN" dovrebbe essere sulla sette..E' da vedere..
Buona domenica, Sandra!

Ernest ha detto...

la memoria ci può dare il futuro

mr.Hyde ha detto...

@Ernest:
Belle parole di speranza, le tue!

Ambra ha detto...

Quel "Se questo è un uomo" è entrato nelle coscienze di tutti. L'immagine è terribilmente bella, scava nell'anima.

mr.Hyde ha detto...

E' vero, Ambra, è come un urlo forte e pieno di dolore..Non si può non ascoltarlo...Bisogna dargli retta..